Non è vero che mangiare banane e avocado aiuta a prevenire il coronavirus
Lo sostiene un testo completamente infondato che circola molto su WhatsApp e sui social, secondo cui il virus ha un pH acido e per evitarlo servono cibi alcalini
Una lista di informazioni false e ingannevoli sta circolando su Facebook e su WhatsApp, e contiene presunti consigli da seguire per prevenire il contagio da coronavirus. I consigli sono totalmente privi di fondamento scientifico, e prevedono tra le altre cose di sedersi al sole per mezz’ora, dormire almeno 7-8 ore e consumare alimenti caldi e non freddi. Il testo riprende anche una bufala – in giro da marzo e smontata più volte – secondo cui il coronavirus abbia un pH compreso tra 5.5 a 8.5, e quindi bisognerebbe mangiare cibi più alcalini (quindi con un pH superiore) per evitare il virus.
Il pH è una grandezza fisica che indica l’acidità o la basicità delle soluzioni. Va da 0 a 14, da 0 a 7 si parla di soluzioni acide, da 7 a 14 di soluzioni basiche. Il coronavirus non ha alcun pH e non c’è alcuna prova che mangiando dei cibi alcalini si riducano le possibilità di contrarlo; senza contare che i valori descritti dal testo che circola sono falsi. La bufala attribuiva l’informazione a una ricerca pubblicata sul Journal of Virology; la rivista scientifica pubblicò uno studio simile nel 1991 ma non parlava del coronavirus, bensì del virus dell’epatite nei topi.
Sapevate che l’Avocado ha pH 15? Più della soda caustica. E che il crescione ha pH 22 e uccide il virus?Non lo sapevate vero? No certo. Ma questa porcheria gira un sacco su FB e whatsapp, e purtroppo è condivisa anche da medici e personale sanitario di cui le persone si fidano 🤦🏻♂️ pic.twitter.com/rbODA4f6iY
— Dario Bressanini (@DarioBressanini) November 18, 2020