In Svezia dal 24 novembre non si potranno riunire in pubblico più di 8 persone
Lunedì il primo ministro svedese Stefan Lofven ha annunciato nuove restrizioni per contrastare l’aumento di casi di coronavirus, e di morti, nel paese. Lofven durante una conferenza stampa ha spiegato che la situazione «sta per peggiorare» e che per questo il limite massimo delle persone che si possono riunire in pubblico passerà da 50 a 8. Lofven ha detto inoltre che le misure di distanziamento dovranno essere considerate come una «nuova normalità». Le nuove restrizioni entreranno in vigore dal 24 novembre.
Il nuovo divieto si applicherà ai concerti, alle conferenze e agli spettacoli teatrali, ma non alle riunioni private. La Svezia la scorsa settimana aveva vietato la somministrazione di alcolici dopo le 22:00. Lofven ha detto che le nuove misure sono «senza precedenti» e «intrusive» nelle vite private, ma «necessarie» per rallentare la crescita dei contagi. «Non andate in palestra, non andate in biblioteca, non fate cene, non andate a feste, annullate!», ha raccomandato Lofven.
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Come era successo la scorsa primavera, quando in Europa si registrava il picco dell’emergenza, anche nelle ultime settimane il governo svedese ha scelto di non imporre lockdown, e si è limitato a diffondere raccomandazioni affidandosi alla responsabilità individuale dei propri cittadini, in parte nel tentativo di salvare l’economia.
La situazione della pandemia nel paese sembra però essere piuttosto seria, anche se lontana da quella degli stati finora più colpiti. In Svezia il numero dei ricoveri in ospedale di malati di Covid-19, la malattia provocata dal coronavirus, sta aumentando più rapidamente che in qualsiasi altro paese europeo, secondo i dati raccolti dal Financial Times: raddoppia ogni otto giorni, contro i 14 della Norvegia e i 10 dell’Italia.
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Secondo i dati raccolti dal Centro europeo per la prevenzione e il controllo delle malattie, ed elaborati da Our World in Data, il 12 novembre la media mobile su sette giorni dei nuovi contagi giornalieri in Svezia era pari a 401 ogni milione di abitanti: un numero molto più alto di quello registrato in Norvegia (104) e in Finlandia (36). Per fare un confronto, in Italia, uno dei paesi europei più colpiti oggi dalla seconda ondata, era di 557.