Lei c’è sempre
Tutti i presidenti americani incontrati durante il suo regno da Elisabetta II, da Dwight Eisenhower a Donald Trump: ne manca solo uno, e non si sa perché
Con i suoi 93 anni la regina Elisabetta II è la più anziana tra i monarchi del mondo: ricopre l’incarico dal 1952, da quasi 68 anni. Il suo regno è il più lungo della storia britannica e il più lungo in assoluto per una regina, nonché tra i più noti al grande pubblico, come attesta il seguito di The Crown, la serie Netflix giunta alla quarta stagione. In questi anni la regina ne ha viste di cose, e ne ha conosciuti di capi di Stato e leader mondiali: in particolare, per consolidare le relazioni diplomatiche tra Stati Uniti e Regno Unito, ha incontrato personalmente in qualità di regina tutti i presidenti americani da Eisenhower in avanti, con l’eccezione di Lyndon Johnson. A seguire una raccolta fotografica in attesa di aggiungerci Joe Biden, il prossimo presidente degli Stati Uniti.
Dwight Eisenhower fu il primo a ospitare Elisabetta II per la sua prima visita di stato negli Stati Uniti come regina, anche se in realtà nel 1951 Elisabetta andò per la prima volta a Washington e incontrò l’allora presidente Harry Truman. Gli ultimi a far visita alla regina nel Regno Unito sono stati il presidente Donald Trump e la first lady Melania, nel giugno 2019 in occasione del 75esimo anniversario dello sbarco in Normandia.
In mezzo ci sono stati Kennedy, Ford, Reagan, Obama, Bush padre e Bush figlio, tra gli altri. L’unico a non aver mai incontrato la regina durante la sua presidenza è stato Lyndon Johnson, ma le motivazioni non sono chiare: in passato anche gli archivisti della sua biblioteca presidenziale hanno ammesso di non sapere perché.
Solitamente presidenti e regina si incontrano in occasioni molto formali, cene di stato o visite ufficiali, ma negli anni ci sono stati anche momenti più leggeri – come quella volta che Bush portò la regina alla sua prima partita di baseball – e rapporti più personali.
Sembra che la regina avesse instaurato un rapporto amichevole con il presidente Dwight Eisenhower, con cui si scambiarono lettere per anni (compresa una ricetta degli scone, tipici dolci scozzesi), e con Ronald Reagan, con il quale condivideva la passione per l’equitazione e a cui nel 1989 concesse il titolo di cavaliere onorario – la più alta onorificenza che il Regno Unito assegna agli stranieri – in riconoscimento del suo sostegno al Regno Unito nella guerra delle Falkland.
Non sono mancati nemmeno momenti impacciati, le cosiddette gaffes, causati dai rigidi e antichi protocolli reali, come quella volta che Michelle Obama quasi abbracciò la regina, o Donald Trump le camminò davanti: lei rimase imperturbabile in entrambe le occasioni, come sempre.
I’m no royalty expert, but I’m confident cutting the Queen off is frowned upon 😐pic.twitter.com/c2KSkUn145
— ALBΞRT MacGloan (@AlbertMacGloan) July 13, 2018