Il tribunale federale di New York ha rimosso le restrizioni stabilite da Trump per il programma a favore degli immigrati irregolari arrivati da bambini
Un giudice del tribunale federale di New York ha rimosso le restrizioni decise dall’amministrazione di Donald Trump per il programma a favore degli immigrati irregolari arrivati da bambini (il cosiddetto DACA, voluto dall’amministrazione Obama e grazie a cui gli immigrati irregolari arrivati negli Stati Uniti da bambini, seguendo i propri genitori, sono stati immuni dalle espulsioni e hanno avuto la possibilità di ottenere permessi di lavoro). Ora il programma è di fatto nuovamente operativo e per la prima volta dal 2017 chi ne avrà bisogno potrà utilizzarlo.
Dopo diversi tentativi dell’amministrazione Trump di sospendere il DACA, nel giugno 2020 una sentenza della Corte Suprema aveva stabilito che il programma non potesse essere abolito senza valide ragioni, che non erano state dimostrate. Poche settimane dopo, Chad Wolf, il Segretario per la sicurezza nazionale, aveva diffuso nuove linee guida per il DACA, escludendo dal programma chi non ne aveva già fatto ricorso. Secondo il tribunale di New York, tuttavia, quando diffuse le nuove linee guida, Wolf non era nella posizione di farlo, perché l’assegnazione del suo incarico di Segretario per la sicurezza nazionale non aveva seguito l’iter previsto. Il documento ha quindi perso di valore.
L’allora presidente Barack Obama introdusse il DACA nel 2012 perché il Congresso non riusciva ad approvare una legge sull’immigrazione chiamata DREAM Act. L’espressione è l’acronimo di “Development, Relief, and Education for Alien Minors Act”, cioè “Legge per lo Sviluppo, il Sostegno e l’Istruzione dei Minorenni Stranieri”, ma è anche un riferimento all’American dream, il sogno americano, e la ragione per cui oggi i beneficiari del DACA vengono anche chiamati “DREAMers” o “dreamers”, sognatori. A differenza del DREAM Act, il DACA non permette di avere la cittadinanza ma offre a queste persone varie garanzie, se ne fanno richiesta, per un periodo di due anni; la richiesta poi può essere rinnovata. Il programma riguarda circa 800mila persone che sono cresciute negli Stati Uniti.