Nel 2019 i morti per morbillo nel mondo hanno raggiunto il livello più alto degli ultimi 23 anni
La pandemia da coronavirus sta ulteriormente peggiorando la situazione
Nel 2019 i morti per morbillo nel mondo hanno raggiunto il livello più alto degli ultimi 23 anni e la pandemia da coronavirus sta ulteriormente peggiorando la situazione. Secondo uno studio, pubblicato congiuntamente dall’Organizzazione mondiale della sanità e dai Centri per il controllo e la prevenzione (CDC) del morbillo, il numero di morti globali nel 2019 (207.500) è stato superiore del 50 per cento rispetto a soltanto tre anni prima.
Secondo esperti di sanità pubblica i numeri in aumento sarebbero la conseguenza di anni di copertura vaccinale insufficiente. Temono inoltre che la pandemia aggraverà la diffusione del morbillo, una malattia che è ancora più contagiosa della Covid-19. Focolai di morbillo si sono già verificati quest’anno in almeno la metà dei 26 paesi che hanno dovuto sospendere le campagne di vaccinazione a causa della pandemia. Secondo l’OMS, a partire dal mese di novembre, sarebbero 94 milioni le persone che sono a rischio di perdere i vaccini contro il morbillo.
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I dettagli delle epidemie internazionali di morbillo sono stati raccolti dalla Measles and Rubella Initiative, un consorzio internazionale che raccoglie l’OMS e il CDC, oltre che la Croce Rossa americana, l’UNICEF e le Nazioni Unite. Come esempio positivo, l’organizzazione indica l’Etiopia, che era rimasta indietro rispetto a molti paesi nel suo tasso di immunizzazione contro il morbillo, ma che in collaborazione con il CDC e altri enti ha avviato lo scorso giugno una campagna di vaccinazione che includeva dispositivi di protezione per gli operatori sanitari e appuntamenti scaglionati nel tempo, con distanziamento fisico, e ha raggiunto 14,5 milioni di bambini.
Dei 184 paesi segnalati dalla Measles and Rubella Initiative, 9 hanno rappresentato il 73 per cento dei casi nel 2019: Repubblica Centrafricana, Repubblica Democratica del Congo, Georgia, Kazakistan, Madagascar, Macedonia del Nord, Samoa, Tonga e Ucraina.