I dati sul coronavirus di oggi, venerdì 13 novembre
Nelle ultime 24 ore in Italia sono stati rilevati 40.902 nuovi casi positivi al coronavirus e 550 morti a causa del COVID-19. Le persone attualmente ricoverate sono 34.144 (1.101 in più rispetto a ieri), di cui 3.230 nei reparti di terapia intensiva (60 in più di ieri) e 30.914 ricoverate con sintomi (1.041 in più di ieri). Sono stati analizzati 254.908 tamponi e testate 144.875 persone. È risultato positivo il 16 per cento dei tamponi di cui è stato comunicato il referto. Ieri i contagi registrati erano stati 37.978 e i decessi 636.
Il maggior numero di nuovi casi positivi è stato rilevato in Lombardia (10.634). Seguono Piemonte (5.258), Campania (4.079), Veneto (3.605), Lazio (2.925), Toscana (2.478) e Emilia-Romagna (2.384).
Le province in cui è stato accertato il numero maggiore di casi sono Milano (4.451), Torino (2.259), Roma (2.552 ), Napoli (2.350), Monza e Brianza (1.236), Varese (1.213), Bolzano (820), Como (737), Vicenza (737), Verona (719), Genova (719), Firenze (712), Treviso (704), , Bolzano (694) ,Bari (679), Padova (668) e Cuneo (658).
– Leggi anche: I dati della settimana sul coronavirus in Italia
Le principali notizie di oggi
- I giornali scrivono che il ministro della Salute Roberto Speranza firmerà nella serata di venerdì una nuova ordinanza che aumenterebbe il numero delle aree rosse estendendole a Campania e Toscana, oltre a Calabria, Lombardia, Piemonte e Val d’Aosta, classificate come aree a maggior rischio di contagio già dall’ordinanza dello scorso 4 novembre e la provincia autonoma di Bolzano da quella del 10 novembre. La nuova ordinanza inserirebbe invece Emilia-Romagna, Friuli Venezia Giulia e Marche nelle aree arancioni come Abruzzo, Basilicata, Liguria, Puglia, Sicilia e Umbria. Resterebbero aree gialle Lazio, Molise, Sardegna, Veneto e la provincia autonoma di Trento.
- Venerdì mattina il presidente del Consiglio Giuseppe Conte è intervenuto in videoconferenza all’evento “Futura: lavoro, ambiente, innovazione”, un’iniziativa organizzata dalla CGIL. Verso la fine del suo intervento, Conte ha risposto a una domanda sul Natale e su come lo passeranno le famiglie, se per allora saranno ancora in vigore le restrizioni imposte dal governo. Conte ha risposto così: «Considereremo la curva epidemiologica che avremo a dicembre… al di là delle professioni religiose di ciascuno, il Natale non lo dobbiamo identificare solo con l’occasione di fare regali, di scambiare dei doni […]. È anche un momento di raccoglimento spirituale, quindi farlo con tantissime persone non viene troppo bene»