La Commissione Europea ha accusato Amazon di aver violato le leggi sulla concorrenza in Francia e Germania
La Commissione Europea ha accusato Amazon di aver violato le leggi sulla concorrenza in Francia e Germania, sfruttando il suo doppio ruolo di piattaforma, dove i rivenditori terzi possono mettere in vendita i prodotti, e quello di rivenditore di prodotti a sua volta. L’accusa arriva dopo più di un anno di indagini da parte della Commissione, che ha annunciato di aver aperto anche una seconda indagine su un possibile trattamento di favore che Amazon riserverebbe ai rivenditori che utilizzano i suoi servizi di logistica.
Secondo la Commissione, Amazon avrebbe sistematicamente fatto uso dei dati privati dei rivenditori che vendono sulla sua piattaforma per favorire i propri prodotti a discapito degli altri. Margrethe Vestager, Commissaria europea alla Concorrenza, ha detto che «dobbiamo garantire che le piattaforme con un doppio ruolo con potere di mercato, come Amazon, non distorcano la concorrenza. I dati sull’attività dei venditori di terze parti non devono essere utilizzati a vantaggio di Amazon quando agisce come concorrente di questi venditori».
We reached the preliminary conclusion that @amazon illegally has abused its dominant position as a marketplace service provider in DE & FR. @amazon may have used sensitive data big scale to compete against smaller retailers. Now for @amazon to respond. @EU_Competition
— Margrethe Vestager (@vestager) November 10, 2020
Amazon ha commentato la decisione della Commissione dicendo di non essere d’accordo con le accuse e sostenendo di rappresentare «meno dell’1% del mercato al dettaglio globale». La società ha dichiarato anche che «nessuna azienda più di Amazon si occupa delle piccole imprese o ha fatto di più per supportarle negli ultimi due decenni. Ci sono più di 150.000 aziende europee che vendono attraverso i nostri stores, le quali generano decine di miliardi di euro di ricavi ogni anno e hanno creato centinaia di migliaia di posti di lavoro».