I dati sul coronavirus in Italia di oggi, lunedì 9 novembre
Nelle ultime 24 ore in Italia sono stati rilevati 25.269 nuovi casi positivi da coronavirus e 356 morti a causa del COVID-19. Le persone attualmente ricoverate sono 30.485 (1.296 in più rispetto a ieri), di cui 2.849 nei reparti di terapia intensiva (100 in più di ieri) e 27.636 ricoverate con sintomi (1.196 in più di ieri). Sono stati analizzati 147.725 tamponi e testate 88.701 persone. È risultato positivo il 17,1 per cento dei tamponi di cui è stato comunicato il referto. Ieri i contagi registrati erano stati 32.616 e i decessi 331.
Il maggior numero di nuovi casi positivi è stato rilevato in Lombardia (4.777). Seguono Campania (3.120), Piemonte (2.876), Toscana (2.244), Veneto (2.223), Lazio (2.153) e Emilia-Romagna (2.025).
Le province in cui è stato accertato il numero maggiore di casi sono Milano (2.225), Torino (1.657), Napoli (1.711), Roma (1.453), Monza e Brianza (874), Firenze (701), Bolzano (583) e Salerno (565).
Le principali notizie di oggi
- Il presidente della provincia autonoma di Bolzano Arno Kompatscher ha firmato una nuova ordinanza che dalla mezzanotte di lunedì 9 novembre estende all’intero territorio della provincia autonoma le regole più restrittive applicate ad alcuni comuni con focolai locali. «Non aveva più senso aggiungere quotidianamente nuovi paesi e città – ha spiegato Kompatscher – ci sembra più ragionevole avere un provvedimento unico, valido per tutto l’Alto Adige», con regole molto simili a quelle di una “area rossa”. Qui abbiamo spiegato nel dettaglio le nuove misure.
- Nel pomeriggio del 9 novembre si sono riuniti il Comitato tecnico scientifico e la cabina di regia per l’emergenza Covid (di cui fanno parte anche ministero, regioni ed enti locali) per valutare l’inserimento di alcune regioni valutate come “aree gialle” in quelle a maggior rischio di diffusione del contagio (“arancioni” o “rosse”). Il CTS e la cabina di regia prenderanno in esame il report dell’Istituto superiore di sanità sui dati della settimana dal 25 ottobre all’1 novembre analizzati in base ai 21 criteri epidemiologici individuati dagli esperti. Secondo alcuni giornali Liguria, Toscana, Umbria e Campania potrebbero passare dall’area gialla a quella arancione. Per altri giornali anche in Abruzzo, Veneto potrebbero essere inasprite le misure di isolamento.
- Il presidente dell’Associazione anestesisti rianimatori ospedalieri (Aaroi) Alessandro Vergallo ha detto che i medici si aspettano «un raddoppio dei ricoveri ospedalieri e in terapia intensiva la prossima settimana se il trend non muterà, ed in attesa degli eventuali benefici derivanti dall’ultimo Dpcm, che potranno però evidenziarsi non prima di 10 giorni». Per questo motivo gli anestesisti valutano «a questo punto ragionevole» la proposta di un lockdown nazionale avanzata l’8 novembre dalla Federazione nazionale degli ordini dei medici.
- Il presidente del Consiglio Giuseppe Conte, durante la cerimonia di inaugurazione dell’Anno Accademico 2020-2021 della Luiss, ha detto che, nonostante sia prevista la didattica a distanza al 100 per cento per le università, deve essere «garantita la presenza alle matricole».
- Oggi in molte regioni i contagi aumentano meno di ieri: molto probabilmente è “l’effetto weekend”, dovuto al fatto che durante il fine settimana i laboratori lavorano di meno.