È morto il partigiano Germano Nicolini, aveva 100 anni
Sabato 24 ottobre è morto Germano Nicolini, noto con il soprannome da partigiano di “comandante Diavolo” e per essere stato uno dei principali protagonisti della Resistenza in Emilia: avrebbe compiuto 101 anni tra un mese.
Al termine della Seconda guerra mondiale fu eletto sindaco di Correggio (Reggio Emilia) e nel 1947 accusato, insieme ad altri due partigiani, dell’omicidio di don Umberto Pessina. Dopo una prima condanna a 22 anni di carcere, il caso giudiziario si sarebbe protratto a lungo e solo nel 1994 Nicolini sarebbe stato scagionato in modo definitivo dalle accuse ricevute. Secondo diversi storici e osservatori, era stato condannato ingiustamente e per motivi politici.
Nel marzo del 1997, a Nicolini fu assegnata la Medaglia d’argento al valore militare con questa motivazione:
Ufficiale dell’Esercito, dopo l’8 settembre 1943, fuggiva dalla cattura ed entrava in formazione partigiana, a difesa della Patria invasa. Durante il lungo periodo di appartenenza alle formazioni e nelle numerose azioni di combattimento dimostrava brillanti doti di organizzatore e di comandante, sprezzante di ogni pericolo. La sua opera è stata giudicata cospicua, perché svolta in difficili condizioni, in zona di pianura costantemente controllata dal nemico. Considerato uno dei migliori combattenti della resistenza reggiana.