Con le bottiglie di plastica possiamo proteggerci dal freddo
Benetton ha scelto di usarle per realizzare Eco-Recycle, una nuova collezione di giubbotti imbottiti
Non tutti i giubbotti che chiamiamo piumini contengono piume, moltissimi hanno imbottiture sintetiche. Sono più rispettose nei confronti degli animali, richiedono una manutenzione più semplice e grazie ai progressi della ricerca ormai permettono di ridurre la dispersione di calore tanto quanto le vere piume. Hanno poi un altro vantaggio: si possono realizzare a partire da oggetti di plastica usati e buttati via, come le bottiglie di polietilene tereftalato, più noto come PET. È a partire da queste bottiglie che vengono fatti i nuovi giubbotti imbottiti Eco-Recycle di Benetton. Per farne uno da adulti servono circa 26 bottigliette da 330 millilitri (come questa), mentre per farne uno da bambini ne possono bastare anche solo 13.
Le imbottiture sintetiche hanno una manutenzione più semplice e la continua ricerca ha consentito di sviluppare fibre con prestazioni termiche sempre più vicine alla vera piuma. In generale le buone prestazioni delle fibre sintetiche nella produzione di abbigliamento per fare sport e attività all’aperto sono la ragione per cui questi materiali sono sempre più usati dalle aziende specializzate: sulle etichette di questo tipo di indumenti si trova quasi sempre citata una certa percentuale di acrilico o di poliestere.
Realizzando fibre sintetiche a partire da oggetti usati si riduce l’utilizzo di materie prime vergini – cioè di petrolio, risalendo la catena di produzione, perché di quello sono fatti i tessuti sintetici così come la plastica – e si trova una nuova destinazione per oggetti di plastica che altrimenti sarebbero rimasti rifiuti.
Le imbottiture riciclate sono leggermente più costose di quelle convenzionali, ma negli ultimi anni si sta diffondendo una maggiore sensibilità nei confronti di pratiche di riutilizzo dei materiali che permettono alle aziende di avere un minor impatto ambientale. Per Benetton la scelta di utilizzare un materiale più sostenibile non si basa su ragioni di convenienza economica ma è una risposta a ciò che è importante per un numero sempre maggiore di consumatori.
Dalle bottiglie alle imbottiture sintetiche, tecnicamente
Il processo che trasforma bottiglie e bottigliette di plastica nell’imbottitura dei giubbotti Eco-Recycle di Benetton avviene in molti passaggi, ma è più semplice di quel che potrebbe sembrare. Prima di tutto ovviamente avviene la raccolta delle bottiglie di PET usate, che vengono stoccate in attesa di essere riutilizzate. Prima del vero e proprio processo di produzione le bottiglie sono lavate e divise sulla base del colore: solo le bottiglie trasparenti vengono usate per la realizzazione delle imbottiture sintetiche. Con 65 bottiglie si ottiene un chilo di imbottitura riciclata.
Il vero e proprio processo di trasformazione delle bottiglie in fibra comincia con lo sminuzzamento delle bottiglie in piccolissimi frammenti di plastica. Successivamente i frammenti vengono fusi per ottenere lunghi cilindri, che una volta solidificati sono tagliati in granuli che hanno tutti le stesse dimensioni: facendo poi passare questi granuli per fori molto piccoli si ottengono le fibre destinate a imbottire i giubbotti. Tutto il processo di produzione dell’imbottitura è certificato secondo il Global Recycle Standard (GRS): è una serie di principi messi insieme da Textile Exchange, una delle più importanti organizzazioni non-profit che promuovono a livello internazionale lo sviluppo sostenibile nel settore tessile.
Cos’altro fa Benetton per essere più sostenibile
I giubbotti imbottiti Eco-Recycle sono disponibili sia per adulti – più sfiancati nella versione da donna, con più cuciture in quella da uomo – che per bambini, in numerosi colori, come è nello stile di Benetton. Fino al 12 novembre chi acquista un giubbotto riceve in regalo una borraccia da usare al posto delle bottigliette di plastica: in questo modo Benetton vuole partecipare alla sensibilizzazione di sempre più persone a un uso consapevole degli imballaggi di plastica usa e getta.
I giubbotti Eco-Recycle fanno parte di un più ampio impegno del gruppo Benetton per essere sostenibile. Tra le altre iniziative intraprese, dal 2013 il gruppo collabora con il programma Detox di Greenpeace, il cui scopo è eliminare l’uso di sostanze tossiche nel settore tessile, e dal 2019 ha introdotto alcuni cambiamenti nel modo in cui i suoi prodotti vengono trasportati per ridurre le emissioni di anidride carbonica. Ad esempio ha ridotto il trasporto aereo e aumentato quello su rotaie, che è il meno inquinante, e ha smesso di usare pallet sui camion: in questo modo ha ottimizzato gli spazi nel trasporto per poter spostare lo stesso numero di prodotti con un minor numero di mezzi. Grazie a questa e altre iniziative il gruppo Benetton stima di aver ridotto di più del 25 per cento le emissioni di anidride carbonica legate al trasporto dei propri prodotti su strada.