In Lombardia da giovedì ci sarà il coprifuoco
Dalle 23 alle 5 saranno consentiti gli spostamenti solo per comprovate esigenze lavorative, situazioni di necessità o di urgenza e per motivi di salute
Il presidente della Lombardia Attilio Fontana e il ministro della Salute Roberto Speranza hanno firmato due nuove ordinanze che irrigidiscono le restrizioni nella regione: la più importante prevede che in Lombardia da giovedì 22 ottobre ci sia il coprifuoco dalle 23 alle 5 di mattina. In questa fascia oraria sarà possibile spostarsi solo per comprovate esigenze lavorative, situazioni di necessità o di urgenza e per motivi di salute. Gli spostamenti dovranno essere motivati attraverso un’autocertificazione. Sarà consentito il rientro presso il proprio domicilio, dimora o residenza.
Le restrizioni saranno in vigore fino al 13 novembre 2020 o fino all’adozione di un successivo decreto del presidente del Consiglio dei ministri (DPCM). Lunedì la regione e i comuni lombardi avevano annunciato di aver fatto richiesta al ministro della Salute Roberto Speranza di poter attuare il coprifuoco a partire da giovedì. Le due ordinanze prevedono anche altre misure restrittive. Per quanto riguarda le scuole, il sito della regione Lombardia spiega:
A partire dal 26 ottobre, le scuole secondarie di secondo grado e le istituzioni formative professionali di secondo grado devono realizzare le proprie attività attraverso la didattica a distanza per l’intera classe, se ci sono già le condizioni di effettuarla e salvo eventuali bisogni educativi speciali. Agli altri istituti viene fortemente raccomandato di adoperarsi nel più breve tempo possibile per poter svolgere anch’essi la didattica a distanza. Sono escluse le attività di laboratorio, che possono essere svolte in presenza. Alle Università è raccomandata la promozione della didattica a distanza quanto più possibile. Ai dirigenti degli istituti scolastici si raccomanda inoltre di differenziare gli ingressi a scuola
Per quanto riguarda invece i negozi l’ordinanza firmata da Fontana prevede, nella sintesi del sito della regione, che sabato e domenica siano chiuse le «grandi strutture di vendita» e «gli esercizi commerciali al dettaglio presenti all’interno dei centri commerciali», mentre resteranno aperti (anche il sabato e la domenica) i negozi di generi alimentari, le farmacie, le parafarmacie e alcune altre categorie di negozi. Altri dettagli e link utili su quanto predisposto dalle due ordinanze si possono trovare qui.
Cosa stanno facendo le altre regioni
Il presidente della Campania Vincenzo De Luca aveva detto mercoledì che avrebbe chiesto al governo di poter attuare un coprifuoco, come quello lombardo, che preveda «il blocco di tutte attività e della mobilità» nella regione dalle 23 alle 5, a partire da venerdì prossimo.
Il 20 ottobre, invece, il presidente del Piemonte Alberto Cirio aveva firmato due ordinanze valide fino al 13 novembre che stabiliscono l’obbligo dell’utilizzo della didattica per a distanza per le scuole superiori per una quota non inferiore al 50 per cento nelle classi dalla seconda alla quinta e la chiusura il sabato e la domenica dei centri commerciali, ad esclusione degli «esercizi di vendita di generi alimentari, farmacie e studi medici, locali di ristorazione e tabaccherie».
Nella serata del 21 ottobre anche la regione Lazio ha fatto sapere che istituirà a sua volta un coprifuoco il cui iniziò è previsto per la notte tra il 23 e il 24 ottobre che dovrebbe essere attivo dalle 24 fino alle 5.