Il senatore della Lega Marco Centinaio ha detto che violerà il coprifuoco in Lombardia
«Vediamo se qualcuno viene ad arrestarmi», ha detto l'ex ministro criticando l'ordinanza annunciata dal presidente della Lombardia Attilio Fontana, suo collega di partito
Il senatore della Lega Marco Centinaio, ex ministro delle Politiche agricole alimentari e forestali del primo governo Conte, in un’intervista al Foglio ha fortemente criticato l’ordinanza annunciata dal presidente della Lombardia Attilio Fontana, leghista anche lui, che prevede il coprifuoco dalle 23 alle 5 di mattina dal 23 ottobre al 13 novembre. L’ordinanza non è ancora stata pubblicata, ma secondo diversi giornali sarebbe stata già firmata da Fontana e dal ministro della Salute Roberto Speranza.
Centinaio ha detto:
E allora io da domani sapete che faccio? Dopo le undici di sera scendo in strada, mi metto a passeggiare per Viale Cremona, nella mia Pavia. E vediamo se qualcuno viene ad arrestarmi.
Oggi i giornali parlavano di pressioni fatte dal leader della Lega Matteo Salvini su Fontana affinché cercasse di evitare la chiusura notturna della regione. Centinaio dice di non sapere «se davvero Matteo ha chiesto ad Attilio un passo indietro», ma quello che è certo, per l’ex ministro, è che «questa misura del coprifuoco, così come la chiusura dei centri commerciali nel weekend, è una sciocchezza, un grosso equivoco».
A proposito della sua intenzione di violare il coprifuoco, l’ex ministro la definisce un atto di «disobbedienza civile», fatto per «dimostrare l’inutilità di questa misura, che è un provvedimento Potemkin. […] È una cagata pazzesca. Lo dicono tutti», ha detto Centinaio citando una celebre scena del film Il secondo tragico Fantozzi.