La casa farmaceutica Eli Lilly ha sospeso i test su un trattamento contro il coronavirus simile a quello preso da Trump
L’azienda farmaceutica Eli Lilly ha sospeso temporaneamente i test clinici su un trattamento contro il coronavirus basato sugli anticorpi monoclonali simile a quello prodotto dall’azienda Regeneron e assunto dal presidente americano Donald Trump durante la sua malattia. La sperimentazione, che è sponsorizzata dall’istituto nazionale per la salute degli Stati Uniti (NIH), è stata fermata a causa di “problemi potenziali per la sicurezza”. Si tratta tuttavia di una misura presa per “un’abbondanza di cautele”.
In un comunicato, i funzionari dell’NIH hanno detto che i test sono stati messi in pausa perché, dopo cinque giorni di trattamento, il gruppo di pazienti che riceveva la cura mostrava uno “status clinico” differente dal gruppo che aveva ricevuto un placebo, e che questa differenza superava una soglia di sicurezza predeterminata. Il comunicato non spiega in cosa consista lo “status clinico” dei pazienti. In tutto sono coinvolte nel test 326 persone.
Pause e sospensioni temporanee sono molto comuni in questo tipo di test, e non sono necessariamente un problema. Il 12 ottobre la multinazionale americana Johnson & Johnson ha sospeso la sperimentazione del suo vaccino contro il coronavirus. Il mese prima AstraZeneca aveva fatto lo stesso, per poi riprendere la sperimentazione dopo qualche giorno.
Secondo Reuters, Eli Lilly ha avuto anche problemi con la FDA, l’agenzia americana che deve approvare i farmaci, dopo che la fabbrica in cui produce i suoi farmaci sperimentali non ha superato alcuni standard di controllo qualità. I due casi, però, dovrebbero essere separati.
Trump ha detto che i farmaci di Regeneron e di Eli Lilly sono «cure» e che ci sarebbero «centinaia di migliaia» di dosi pronte a essere somministrate.
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