In Inghilterra verranno imposte nuove restrizioni
La nazione verrà divisa in tre aree in base al rischio di contagio: per le zone a rischio più alto è prevista la chiusura di bar e pub e il divieto di interazioni con persone con cui non si convive
Il primo ministro britannico Boris Johnson ha annunciato alla Camera dei Comuni le nuove restrizioni decise dal governo per cercare di controllare la diffusione di contagi da coronavirus dopo il grande aumento giornaliero dei casi degli ultimi giorni. Johnson, dopo essersi confrontato nelle ultime ore con i rappresentanti delle autorità locali, ha detto che l’Inghilterra verrà divisa in tre aree a seconda del rischio di contagio, che potrà essere valutato come medio, alto e molto alto.
Nelle aree in cui i livelli di contagio sono relativamente bassi resteranno in vigore le misure decise dal governo il 22 settembre, cioè “la regola del 6” (il divieto di incontrare più di sei persone di diversi gruppi familiari, sia all’aperto che al chiuso), la chiusura alle 22 di ristoranti e pub, l’obbligo dell’utilizzo delle mascherine anche sui taxi e del rispetto del distanziamento fisico.
Nelle zone che verranno considerate a rischio alto sarà inoltre vietato alle persone di diversi gruppi familiari di incontrarsi sia in casa che in bar e ristoranti. Per le aree ad alto rischio (tra cui rientrerà Liverpool), oltre al rispetto delle norme disposte per le aree a rischio minore, è prevista la chiusura di bar, pub, palestre e sale da gioco, mentre i ristoranti dovranno chiudere alle 22. In queste aree sarà inoltre vietato ai residenti di avere interazioni sociali con persone che non facciano parte del proprio nucleo abitativo.
Domenica il portavoce del primo ministro, commentando la situazione della pandemia nel paese, aveva detto che il Regno Unito si trovava in un «momento critico»: i dati ufficiali sul contagio pubblicati il 9 ottobre avevano infatti mostrato che negli ospedali inglesi c’erano 3.090 persone ricoverate malate di Covid-19, soltanto sette in meno di quelle ricoverate il 23 marzo, il giorno in cui fu annunciata la chiusura dei negozi non essenziali e le limitazioni agli spostamenti. Inoltre nell’ultima settimana i ricoverati sono aumentati del 50 per cento.
Domenica nel Regno Unito è stato registrato un incremento di 12.872 nuovi casi (10.383 soltanto in Inghilterra) e 65 morti in 24 ore. In totale dall’inizio dell’epidemia le persone morte risultate positive al coronovirus sono 42.825, il numero più alto in Europa. A Liverpool dal primo al 6 ottobre sono stati registrati 600 casi di contagio ogni 100mila persone, contro una media nazionale inglese di 74 casi.