Il prossimo confronto tra Trump e Biden probabilmente non si farà
La commissione che lo organizza aveva chiesto di farlo da remoto, ma Trump si è rifiutato
Il prossimo confronto televisivo tra i due principali candidati alla presidenza degli Stati Uniti, il presidente uscente Donald Trump e il suo sfidante Joe Biden, molto probabilmente non si terrà. Giovedì mattina la commissione indipendente che organizza i dibattiti aveva annunciato che il secondo confronto, previsto per il 15 ottobre, si sarebbe svolto “in modalità virtuale”, con Trump e Biden in due posti diversi, “allo scopo di proteggere la salute e la sicurezza di tutte le persone coinvolte”: ma Trump ha criticato la decisione e ha detto che non si presenterà.
La commissione aveva deciso per un dibattito virtuale dato che Trump è ancora positivo al coronavirus: e ci sono sospetti che fosse positivo già durante il primo confronto con Biden, visto che l’amministrazione fin qui non ha voluto comunicare a quando risale l’ultimo tampone negativo del presidente. La commissione aveva preso la decisione senza consultare i comitati elettorali di Trump e Biden. Il capo del comitato elettorale di Donald Trump li ha accusati di voler fare «un favore a Joe Biden» e ha detto che Trump quella sera farà un comizio. Trump sostiene che «non sono affatto contagioso».
Il capo del comitato elettorale di Joe Biden – che aveva preteso che Trump fosse negativo al coronavirus per organizzare un dibattito in presenza – aveva inizialmente risposto alla decisione della commissione dicendo che Biden «non vede l’ora di poter parlare direttamente al popolo americano e confrontare i suoi piani» con quelli di Trump, senza fare un riferimento diretto all’intenzione del presidente statunitense di non partecipare al dibattito. Dopo alcune ore, però, ha diffuso un altro comunicato in cui ha detto che Biden parlerà agli americani «in un’altra forma».
Il secondo dibattito si sarebbe dovuto svolgere con la presenza di un pubblico che avrebbe dovuto porre alcune domande ai due candidati. Il comitato Biden ha detto che il loro candidato trascorrerà la sera inizialmente prevista per il secondo dibattito a parlare con gli americani, e ha detto di auspicare che il terzo confronto, in programma il 22 ottobre, si svolga con le modalità previste per il secondo confronto (cioè con le domande del pubblico). Biden ha detto che «gli elettori hanno il diritto di porre domande a entrambi i candidati» e che ogni candidato presidente dal 1992 ha sempre partecipato a queste forme di dibattiti.
Il comitato Trump ha di nuovo cambiato linea, poco dopo, chiedendo di organizzare il secondo dibattito per il 22 ottobre (la data inizialmente prevista per il terzo dibattito) e spostare il terzo dibattito al 29 ottobre; il comitato Biden ha però rifiutato.
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