I risultati dei ballottaggi nei capoluoghi
Il centrosinistra ne ha vinti sei, compresi Aosta, Bolzano e Reggio Calabria, il centrodestra e il M5S uno
Domenica 4 ottobre e lunedì 5 si è votato in 54 comuni per il candidato sindaco, da scegliere tra i due arrivati al ballottaggio nel precedente turno, che si è svolto domenica 20 e lunedì 21 settembre, insieme al referendum e ad alcune elezioni regionali. Tra i comuni al voto, uno è un capoluogo di regione, Aosta, e 8 sono capoluoghi di provincia: Matera, Arezzo, Reggio Calabria, Lecco, Crotone, Chieti, Andria e Bolzano. Sempre ieri e oggi si è votato anche per il turno ordinario delle elezioni amministrative in 60 comuni della regione Sicilia, compresi i capoluoghi di Enna e Agrigento, con eventuale turno di ballottaggio il 18 e 19 ottobre 2020.
Il centrosinistra ha vinto in sei capoluoghi, il Movimento 5 Stelle, Italia Viva e il centrodestra in uno, un candidato sostenuto dalle liste civiche in uno (ad Agrigento lo scrutinio è ancora in corso). Aggiungendo le elezioni in capoluoghi già decise al primo turno, ce n’erano in ballo 18: il centrosinistra ne ha vinti nove, il centrodestra tre, il Movimento 5 Stelle e Italia Viva uno, un candidato delle liste civiche due (e uno è avanti ad Agrigento).
Ad Aosta ha vinto Gianni Nuti del centrosinistra che ha preso il 53%, contro il 47% di Giovanni Giardini, sostenuto dalla lista di Vittorio Sgarbi, Rinascimento, e da tutto il centrodestra.
A Bolzano Renzo Caramaschi, sindaco uscente del centrosinistra, ha vinto con il 57,2 per cento, mentre Roberto Zanin della Lega e sostenuto dal centrodestra si è fermato al 42,8. Al secondo turno Caramaschi è stato sostenuto anche dal partito autonomista Südtiroler Volkspartei. L’affluenza al ballottaggio è stata del 47,29 per cento. Anche a Merano, Rovereto e Arco ha vinto il centrosinistra, mentre a Riva del Garda ha vinto il centrodestra.
A Matera ha vinto il ballottaggio Domenico Bennardi del Movimento 5 Stelle e sostenuto anche da Europa Verde e Volt, che ha preso il 68% battendo Rocco Luigi Sassone del centrodestra. Al primo turno Sassone aveva preso intorno al 30 per cento, Bennardi il 28 per cento. Il sindaco uscente, Raffaello De Ruggieri, indipendente di centrodestra, non si era ricandidato.
Ad Arezzo è stato rieletto il sindaco uscente Alessandro Ghinelli, del centrodestra: al primo turno aveva preso il 47%, mentre al ballottaggio ha superato il 54%. Il suo avversario era Luciano Ralli del Partito Democratico, ex capogruppo in consiglio comunale.
A Reggio Calabria ha vinto il sindaco uscente Giuseppe Falcomatà, sostenuto dal centrosinistra, che ha preso il 58% superando abbondantemente Antonio Minicuci del centrodestra. Al primo turno Falcomatà aveva preso il 37 per cento, Minicuci il 34.
A Lecco ha vinto Mauro Gattinoni del centrosinistra in quello che è stato probabilmente il ballottaggio più sorprendente e combattuto: ha preso il 50,07% dei voti, 31 in più dell’avversario Peppino Ciresa, sostenuto dal centrodestra. Non finisce qui: Gattinoni ha anche ribaltato il risultato del primo turno, al quale si era fermato al 42% contro il 49% di Ciresa. Il sindaco uscente, Virginio Brivio, in carica dal 2010, era del Partito Democratico.
Ad Andria ha vinto Giovanna Bruno del centrosinistra, unica donna eletta in un capoluogo di provincia in questo giro di comunali. Ha preso il 59% dei voti, battendo Michele Coratella del M5S.
A Crotone ha vinto Vincenzo Voce, ingegnere noto per il suo attivismo ambientalista che era sostenuto da una serie di liste civiche. Ha preso il 64% battendo Antonio Manica, avvocato sostenuto dal centrodestra. Il fatto che il centrosinistra non sia nemmeno al ballottaggio era stata una notizia per una città operaia che ha una storia assai di sinistra, e che fino agli anni Novanta elesse prevalentemente sindaci comunisti o socialisti. Il sindaco precedente, Ugo Pugliese, eletto con una lista di centro, si era dimesso alla fine del 2019 perché coinvolto in un’inchiesta per turbativa d’asta.
A Chieti Pietro Diego Ferrara, medico sostenuto dal centrosinistra, ha vinto con il 56% dei voti contro Fabrizio Di Stefano, ex parlamentare e politico di lungo corso, con un passato che va dall’estrema destra a Forza Italia alla Lega.
A Enna il sindaco uscente Maurizio Dipietro, di Italia Viva e sostenuto da alcune liste civiche di centrodestra, ha vinto al primo turno raggiungendo quasi il 60% dei voti.
Ad Agrigento è avanti Franco Micciché, dirigente sanitario sostenuto da Vox e da altre liste civiche, mentre nettamente indietro c’è Lillo Firetto, sindaco uscente ex UDC, sostenuto a sua volta da liste civiche. Lo scrutinio però è ancora in corso, e sembra che si andrà al ballottaggio.
In Sicilia si è votato in totale in 60 comuni. A Tremestieri Etneo, in provincia di Catania, il voto è stato sospeso a seguito di un rapporto della Procura che avrebbe rilevato «illeciti di rilevanza penale correlati alle sottoscrizioni e alle relative autenticazioni delle liste dei candidati».
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Le comunali in Sardegna si terranno in 160 comuni, compreso Nuoro, il 25 e 26 ottobre. Il ballottaggio sarà l’8 e 9 novembre.