Macron ha detto che l’Islam è una religione in crisi
Presentando una riforma dell'integrazione il presidente francese ha parlato dei rischi legati al fondamentalismo un po' in tutto il mondo
Stamattina il presidente francese Emmanuel Macron ha tenuto un discorso programmatico contro il «separatismo», termine che usa da qualche tempo per indicare il fatto che molti membri della comunità musulmana vivrebbero in una «società parallela», porosa al fondamentalismo islamico e contraria ai valori secolari della Repubblica francese.
Il discorso è servito a introdurre la nuova strategia del governo, nominata «La Repubblica dei fatti», che ha come intento «difendere la Repubblica e i suoi valori e fare rispettare le sue promesse di uguaglianza e di emancipazione». La strategia dovrebbe concretizzarsi in un disegno di legge sull’integrazione che sarà discusso dal Consiglio dei ministri a dicembre e presentato in Parlamento all’inizio dell’anno prossimo.
Macron ha tenuto il suo discorso nella banlieue di Les Mureaux, a una quarantina di chilometri da Parigi, il cui sindaco ha adottato politiche di integrazione che sono state ritenute un successo nell’ambito di un programma di «riconquista repubblicana» introdotto nel 2018.
Il discorso avrebbe dovuto essere contro tutti i tipi di «separatismi», ma Macron si è concentrato soprattutto sull’Islam, che ha definito una religione «che oggi vive una crisi in tutto il mondo» e in cui l’ala fondamentalista sta portando avanti «progetti religiosi e politici» che hanno come obiettivo un «indurimento molto forte» in tutte le regioni del mondo.
Emmanuel Macron: "L'Islam est une religion qui vit une crise aujourd’hui, partout dans le monde" pic.twitter.com/cOqR4ordzY
— BFMTV (@BFMTV) October 2, 2020
Tra le proposte, Macron ha detto che il governo intende limitare fortemente l’istruzione a casa dei bambini: sarà obbligatorio che vadano tutti a scuola, a meno che non ci siano necessità di carattere sanitario, «perché la scuola deve inculcare i valori della Repubblica e non quelli di una religione, formare dei cittadini, non dei fedeli». Ha proposto anche di introdurre l’insegnamento dell’arabo nelle scuole. Saranno ampliate inoltre le ragioni ammesse per lo scioglimento di associazioni e organizzazioni: non più soltanto reati come razzismo o antisemitismo ma anche l’attentato alla dignità della persona o pressioni fisiche o psicologiche.
Macron ha detto che la legge imporrà un «obbligo di neutralità» a tutti gli agenti pubblici e ai dipendenti delle aziende private che lavorano con il pubblico, e ha detto che lo stato deve «aiutare» l’Islam a «strutturarsi per essere un partner della Repubblica». All’inizio del discorso, Macron ha accennato alle mancanze dei governi precedenti spiegando che «ci siamo costruiti da soli il nostro separatismo», ma al contempo denunciando la «ghettizzazione» delle minoranze musulmane.