Un altro Talk è possibile
Il bilancio di una giornata di incontri del Post a Faenza promette molto bene, per il Post e per tutti
Come avevamo raccontato, c’erano parecchie implicazioni e significati nel rifare Talk a Faenza lo scorso weekend. Era stata la prima idea di evento maggiore del Post, una giornata di conversazioni e incontri sui temi dell’attualità e un modo di vedersi dal vivo tra chi fa il Post in redazione e chi fa il Post leggendolo e sostenendolo. E anche il desiderio di farlo nell’Italia meno affollata di occasioni simili ma altrettanto vivace e curiosa di quella delle grandi città.
Era stato molto apprezzato da tutti il primo esperimento, a Faenza un anno fa, e aveva generato richieste di reinventarlo da parte di molte altre città, con date in programma su tutto il 2020. E poi è successa “la cosa” del 2020 e si è portata via, male minore ma spiacevole, anche questo progetto.
Quindi la proposta dei nostri partner faentini di ripartire da lì proprio un anno dopo era diventata promettente e anche con qualche valore simbolico. Così come lo ha, a questo punto, il suo successo. Siete venuti in tantissimi, superando le capienze consentite – e un saluto a chi non è riuscito a partecipare a tutto, per questo -, gli ospiti sono stati speciali e gli incontri memorabili, gli sponsor sono stati presenti e preziosi, la giornata gelida ma bellissima, lo spazio dell’ex struttura salesiana ospitale e perfetto, l’organizzazione efficiente. Tutti molto contenti, insomma.
E soprattutto – la cosa più importante, che non riguarda solo questo bel sabato – la gestione delle cautele, dei numeri e delle attenzioni dovute ai tempi che corrono è stata perfetta, con la collaborazione di tutti. Insomma, con un lavoro attento e spazi adeguati, si può fare: di vedersi, parlare e fare cose anche fuori dagli streaming.
Lo rifaremo.