Nel referendum in Svizzera sarà respinta la proposta di ridurre la libera circolazione dei cittadini europei, dicono i primi dati

(Peter Schneider/Keystone via AP)
(Peter Schneider/Keystone via AP)

Le prime proiezioni e i dati parziali sul referendum svizzero sulla libera circolazione dei cittadini europei nel territorio svizzero indicano che i votanti hanno scelto con ampia maggioranza – vicina al 60 per cento – di mantenere le attuali norme, senza imporre nuove limitazioni. L’Unione Democratica di Centro, il partito di destra radicale che aveva proposto il referendum, ha già parlato di una sconfitta.

L’Unione Democratica di Centro – il partito di destra che controlla il maggior numero di seggi al Consiglio nazionale, la camera bassa svizzera – insiste da diversi anni sulla necessità di imporre delle quote per i cittadini europei che scelgono di vivere e lavorare in Svizzera. In caso di una vittoria dei Sì si sarebbe attivata la cosiddetta “clausola ghigliottina”, che avrebbe fatto decadere diversi accordi tra Svizzera e Unione Europea, con grandi e gravi conseguenze sulla possibilità della Svizzera di accedere al mercato comune europeo e di avere di fatto un sistema di frontiere aperte con gli stati limitrofi.

Paolo Gentiloni, commissario europeo agli Affari economici, ha parlato del referendum definendo il voto «una bella domenica democratica ed europea nel paese dei referendum».