Giuseppe Conte dice che non rinnoverà “quota 100”
Ha detto che la riforma delle pensioni voluta da Matteo Salvini è stata «un'offerta temporanea triennale, che scadrà l'anno prossimo»
Ospite in collegamento al Festival dell’economia di Trento, il presidente del Consiglio Giuseppe Conte ha fatto un lungo intervento parlando tra le altre cose di quota 100, la riforma delle pensioni – approvata durante il precedente governo guidato da Conte, appoggiato dalla Lega e dal Movimento 5 Stelle – per consentire di andare in pensione a chi abbia compiuto almeno 62 anni di età e versato almeno 38 anni di contributi. A proposito di quota 100, già presentata a suo tempo come “sperimentale” per un periodo di tre anni, Conte ha detto:
«È un progetto triennale ed era un progetto di riforma che veniva a supplire a quello che era un disagio sociale che si era creato. […] È stata un’offerta temporanea triennale, che scadrà l’anno prossimo. Non è all’ordine del giorno il rinnovo di quota 100».
Quota 100 era stata approvata dal primo governo Conte nel gennaio 2019, dietro pressione soprattutto di Matteo Salvini e della Lega: nei mesi successivi la riforma era stata molto criticata perché aveva reso possibile andare in pensione a un’età piuttosto bassa per gli standard occidentali in un paese in cui l’età pensionabile è già piuttosto bassa. Nella prima metà del 2020 hanno chiesto di poterne usufruire meno di 50mila persone. Si stima che fra il 2019 e il 2021 la riforma costerà circa 20 miliardi di euro per le casse dello stato.