L’illusione di un’estate eterna
La storia di due cugine e del loro diventare grandi insieme, nelle foto di Alessandra Sanguinetti
Guille e Belinda sono due cugine cresciute insieme nella campagna argentina, in un ambiente rurale circondato da animali: il loro legame, il loro modo di passare il tempo insieme e come sono cambiate negli anni sono stati raccontati dalla fotografa Alessandra Sanguinetti in un progetto a lungo termine che si è da poco arricchito di un secondo capitolo con la pubblicazione di un nuovo libro, The Adventures of Guille and Belinda and The Illusion of an Everlasting Summer, pubblicato da MACK.
Alessandra Sanguinetti, che è un’importante e conosciuta fotografa dell’agenzia Magnum, ha conosciuto le due cugine nel 1999 (quando avevano 9 e 10 anni) mentre realizzava uno dei suoi lavori più famosi, On the Sixth Day, sul complesso rapporto tra l’uomo e gli animali domestici. Da quel momento le ha seguite e fotografate: dal 1999 al 2004 ha raccolto il materiale per il suo primo libro sulle ragazze, The Adventures of Belinda and Guille and the Meaning of their Enigmatic Dreams, che mostrava la loro infanzia e l’affacciarsi dell’adolescenza. In questo secondo libro Sanguinetti ha raccontato l’evoluzione della vita delle ragazze riprendendo da dove si era fermata, dai loro 14 ai 24 anni, cioè dall’adolescenza all’età adulta, toccando temi come l’amore, la gravidanza e la maternità e i loro modi di affrontarli.
Mantenendo le stesse ambientazioni del primo libro, Sanguinetti “esplora il passare del tempo ma anche il linguaggio duraturo dell’intimità e dell’amicizia femminile“, con foto malinconiche ed evocative, che accompagnano i sentimenti immutati di un rapporto che cambia: la crescita delle due ragazze comporta anche un aumento dell’indipendenza dalle loro famiglie, e di conseguenza anche un cambiamento della loro dipendenza reciproca.
Alessandra Sanguinetti è nata a New York nel 1968 ed è cresciuta in Argentina, dove ha vissuto dal 1970 al 2003. Come spiega il suo profilo sul sito dell’agenzia Magnum, di cui fa parte dal 2007, è conosciuta per la sua fotografia “lirica e morbida che esplora i temi della memoria, del luogo e delle transizioni della giovinezza”.