Il punto su Trump e TikTok
Sembra che il social network cinese sia riuscito a evitare alcune delle conseguenze più dure dello scontro con gli Stati Uniti. Ma anche Trump si dice soddisfatto
Nel corso del fine settimana c’è stata molta confusione a proposito dell’accordo trovato tra TikTok e alcune aziende americane per evitare che il social network cinese fosse vietato negli Stati Uniti, come disposto dall’amministrazione Trump. Sabato Oracle e Walmart, i principali partner di TikTok, hanno presentato una bozza di accordo e Trump l’ha approvata in maniera entusiasta e ha posticipato l’entrata in vigore del divieto a TikTok per dare alle parti più tempo per concludere l’affare.
Lunedì però ByteDance, che è l’azienda cinese che possiede TikTok, ha scritto in un comunicato che alcune delle informazioni circolate nel corso del fine settimana erano “rumors”, dicerie, e ha messo in dubbio alcuni elementi dell’accordo che erano stati descritti da Trump come un successo americano.
Cosa hanno detto Oracle e Walmart
Negli Stati Uniti, le informazioni principali sull’accordo sono arrivate da un comunicato pubblicato sabato da Oracle e Walmart, in cui le due aziende dicono che ByteDance ha acconsentito a creare una nuova società, TikTok Global, che avrà base negli Stati Uniti e gestirà le operazioni del social network per gli utenti negli Stati Uniti e per “gran parte degli utenti nel resto del mondo”. Oracle e Walmart, che rispettivamente sono una multinazionale di servizi cloud e la più grande catena di supermercati del mondo, compreranno il 20 per cento di questa nuova società (i media americani dicono che Oracle avrà il 12,5 per cento e Walmart il 7,5). Secondo le due aziende TikTok Global “sarà posseduta per la maggioranza da investitori americani”.
Nel consiglio di amministrazione siederanno quattro americani su cinque posti totali e “tutta la tecnologia di TikTok sarà a disposizione di TikTok Global”. Nella nuova compagnia, Oracle fornirà l’infrastruttura tecnologica e si occuperà della sicurezza, mentre Walmart fornirà le sue “capacità di vendita multicanale”, espressione poco chiara che fa immaginare uno sviluppo nel settore dell’e-commerce. TikTok Global, si legge nel comunicato, creerà 25 mila nuovi posti di lavoro negli Stati Uniti e pagherà cinque miliardi di dollari di tasse. L’azienda produrrà anche uno strumento per l’istruzione dei bambini basato sull’intelligenza artificiale.
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Cosa ha detto Trump
Parlando con i giornalisti alla Casa Bianca, Trump ha detto che approva l’accordo trovato tra l’azienda cinese e quelle americane, mentre il Dipartimento del Commercio, che aveva annunciato che avrebbe vietato di scaricare TikTok a partire dalla mezzanotte di domenica, ha concesso un’altra settimana di tempo per concludere l’accordo. «Ho dato la mia benedizione all’accordo», ha detto Trump. «Ho approvato l’accordo in teoria».
Trump ha detto anche che la nuova società «non avrà niente a che fare con la Cina». «Sarà un’azienda tutta nuova. Non avrà niente a che fare con nessuna terra straniera, nessun paese straniero». Trump ha detto anche che TikTok ha promesso di creare un fondo da cinque miliardi di dollari per «insegnare ai bambini americani la vera storia del nostro paese». È probabile che i cinque miliardi siano gli stessi che Oracle e Walmart hanno detto che TikTok Global pagherà di tasse.
Cosa ha detto TikTok
In un comunicato in cinese pubblicato lunedì su Toutiao, una app di news di suo possesso, ByteDance ha scritto che manterrà una quota dell’80 per cento in TikTok Global e che le notizie secondo cui la nuova società avrà una proprietà a maggioranza americana sono “rumors”, dicerie. Su questo punto alcuni analisti, oltre che la Casa Bianca, hanno cercato di mettere d’accordo le due versioni con un calcolo matematico complicato: poiché ByteDance è già al 40 per cento di proprietà di vari investitori americani, se si aggiunge la quota del 20 per cento che Oracle e Walmart compreranno in TikTok Global risulterebbe che alla fine il 53 per cento degli investitori nella nuova compagnia è americano. Gli analisti sono scettici su questo calcolo, anche perché non si capisce ancora come queste percentuali si tradurranno in controllo effettivo sulla nuova azienda.
ByteDance ha detto anche che l’accordo non prevede nessun trasferimento di tecnologia tra TikTok e TikTok Global, e che l’algoritmo di TikTok rimarrà in suo controllo. Oracle potrà ispezionare il codice di TikTok, e dunque anche l’algoritmo, ma soltanto per questioni di “sicurezza”. Questo punto è importante perché l’algoritmo è la parte centrale di tutto il business del social network. Inoltre, l’algoritmo e in generale il controllo di tutta la parte tecnologica di TikTok erano la ragione ufficiale per cui l’amministrazione americana voleva vietare l’app: togliere dalla disponibilità teorica del Partito comunista cinese i dati sensibili dei cittadini americani. Secondo esperti sentiti da Bloomberg, finché l’algoritmo rimane nelle mani di ByteDance non è possibile eliminare del tutto il problema. Safra Catz, il ceo di Oracle, ha detto che è sicuro «al 100 per cento» della capacità della sua azienda di tenere al sicuro i dati degli americani.
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Secondo Bytedance i cinque miliardi di dollari di nuove tasse che TikTok Global dovrebbe pagare sono in realtà una stima basata su previsioni di vendita e su certe tasse di cui è già previsto il pagamento. A proposito del fondo per insegnare la storia ai bambini americani, ByteDance ha detto di non saperne niente.
Sembra che a TikTok sia andata bene
Secondo il Wall Street Journal, ci sono buone ragioni per cui alla Cina potrebbe piacere l’accordo raggiunto su TikTok. Ad agosto, quando Donald Trump ha firmato il suo primo ordine esecutivo per vietare TikTok negli Stati Uniti, sembrava che ByteDance sarebbe stata costretta a vendere le sue operazioni internazionali e a perdere almeno in parte il controllo del suo algoritmo. In base all’accordo non succederà nessuna delle due cose e questo dovrebbe consentire al governo cinese di approvarlo. Il Global Times, tabloid nazionalista in lingua inglese che dipende dal Partito comunista, ha scritto in un editoriale pubblicato domenica che grazie all’accordo ByteDance “non è fuori dai giochi” e ha evitato lo scenario peggiore.