Il parlamento del Perù ha respinto la proposta di impeachment contro il presidente Martín Vizcarra
Il presidente peruviano Martín Vizcarra, accusato di aver cercato di ostacolare un’indagine per corruzione nei suoi confronti, manterrà il suo incarico dopo che il parlamento ha respinto la procedura di impeachment nei suoi confronti. Nella notte di venerdì, dopo diverse ore di seduta comune in cui erano riuniti i membri di entrambe le camere del paese, i voti a favore dell’impeachment sono stati infatti solo 32 (contro 78 contrari e con 15 astenuti). Per rimuovere Vizcarra era necessaria la maggioranza di due terzi dei votanti.
Vizcarra è presidente dal 2018. Inizialmente prese il posto del suo predecessore, Pedro Pablo Kuczynski, dopo che questi si dimise per il suo coinvolgimento nel cosiddetto “scandalo Odebrecht”, che portò alla più grande indagine per corruzione nella storia dell’America Latina e causò molti danni economici in Perù, oltre a decimare la sua classe politica.
Le accuse contro Vizcarra si basano su una registrazione audio in cui il presidente sembra discutere con alcuni suoi collaboratori su come nascondere l’uso illecito di fondi pubblici. In particolare Vizcarra parla del pagamento del cantante Richard Cisneros, ingaggiato per diffondere messaggi di sostegno al governo. L’opposizione lo ha accusato di aver sprecato risorse pubbliche mentre la maggior parte dei peruviani è in difficoltà per la crisi economica e la pandemia da coronavirus, che ha causato la morte di più di 30mila persone nel paese.