La città di Louisville ha patteggiato il versamento di 12 milioni di dollari alla famiglia di Breonna Taylor, uccisa dalla polizia sei mesi fa

(Natasha Moustache/Getty Images)
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La città di Louisville, in Kentucky, ha patteggiato il versamento di 12 milioni di dollari alla famiglia di Breonna Taylor, una ragazza afroamericana di 26 anni uccisa dalla polizia statunitense sei mesi fa durante una sparatoria. Lo ha confermato l’avvocato della famiglia Taylor a CNN. Nelle scorse settimane la morte di Taylor, insieme a quella di George Floyd, aveva alimentato una serie di manifestazioni contro il razzismo e le violenze della polizia che hanno coinvolto tutti gli Stati Uniti, in corso ancora oggi.

«Nessuna quantità di soldi servirà a riportare indietro Breonna Taylor», ha fatto sapere Until Freedom, un’organizzazione di Louisville che organizza proteste per i diritti delle minoranze: «la vera giustizia non si realizza con i patteggiamenti: le persone coinvolte nel suo omicidio devono essere arrestate e incriminate».

Taylor fu uccisa per errore durante una sparatoria nel suo appartamento. La polizia era convinta di arrestare uno spacciatore di droga e irruppe nell’appartamento, il fidanzato di Taylor sparò a un poliziotto pensando che fosse un ladro, e nella sparatoria successiva Taylor fu colpita dai proiettili sparati dalla polizia. Al momento nessuno dei tre poliziotti coinvolti nella sparatoria è stato arrestato o incriminato: uno di loro è stato invece licenziato dal corpo di polizia.