Non è più vero che a scacchi si gioca in silenzio
Sulle piattaforme online come Twitch il pubblico commenta le partite e può fare domande ai giocatori, e questo ha fatto aumentare gli appassionati anche in Italia
Da quando nel mondo sono state adottate le misure di distanziamento fisico per ridurre la diffusione dei contagi da coronavirus, la popolarità dei giochi online è cresciuta parecchio. È una cosa che riguarda molto anche gli scacchi, non solo tra chi gioca ma anche tra chi si limita a guardare in streaming le partite tra professionisti. Su Twitch, la piattaforma di proprietà di Amazon dove è possibile vedere in diretta le partite e interagire con chi gioca, ultimamente spopola l’americano Hikaru Nakamura, uno dei grandi maestri che grazie al suo canale ha contribuito a far conoscere o riscoprire gli scacchi a molte persone.
Nakamura ha 32 anni, è stato per 5 volte campione di scacchi negli Stati Uniti e ha più di 360mila follower su YouTube; di recente è anche diventato il primo scacchista ad aver firmato un contratto con la grossa società di e-sport TSM. Durante le dirette sul suo canale di Twitch, dove gioca contro il computer o altri giocatori, spiega le sue strategie, risponde ai fan che commentano le sue mosse e, di fatto, intrattiene il pubblico.
Uno sport di massima concentrazione come gli scacchi viene così raccontato e fruito in un’interazione continua con il pubblico, cosa che ha molto successo tra i giovani: tradizionalmente il gioco si svolge praticamente in silenzio, e fino a oggi il mestiere del commentatore di partite di scacchi è stato un po’ monotono, diciamo. Durante le dirette su Twitch chi segue le partite può commentare via chat e parlare con il videogiocatore, che risponde ai commenti a voce. Seppur in una modalità che Riccardo Luna ha definito «irrituale», tutto questo ha fatto aumentare il pubblico.
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Oltre a Twitch, ci sono diverse piattaforme su cui si può giocare a scacchi online, molte delle quali hanno segnalato un aumento di giocatori a partire dal periodo della pandemia da coronavirus. La più grande comunità online di giocatori di scacchi è Chess.com, su cui a inizio maggio venne trasmessa la Online Nations Cup, un torneo di scacchi tra giocatori di tutto il mondo creato appositamente nel periodo della pandemia. Come aveva spiegato al New York Times Daniel Rensch, co-fondatore del sito, negli ultimi mesi gli iscritti al sito sono aumentati parecchio: nel periodo della quarantena, in Italia, sono passati da 4mila a oltre 10mila.
Grazie al grande successo ottenuto nei mesi della pandemia da coronavirus, lo scorso giugno la Federazione internazionale di scacchi (FIDE) e WorldChess – il campionato mondiale di scacchi – hanno annunciato il lancio della FIDE Online Arena, una nuova piattaforma dove si può giocare a scacchi per allenarsi e che, tra le altre cose, consente di ottenere titoli ufficiali online.
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In Italia uno dei portali più noti per giocare a scacchi è Lichess.com, un sito gratuito dove tra gli altri gioca anche il norvegese Magnus Carlsen, che è il campione mondiale in carica dal 2013. Chris Callahan, portavoce di Lichess, ha raccontato che i numeri sono esplosi e che nel giro di una settimana il picco dei giocatori è passato da una media di 48mila a quasi 90mila. Allo stesso tempo, gli iscritti sul canale YouTube di Lichess sono aumentati del 20 per cento durante la quarantena e nello stesso periodo le visualizzazioni su Twitter sono aumentate del 200 per cento.
Secondo i dati della Federazione Scacchistica Italiana in Italia ci sono 351 circoli scacchistici e nel 2020 risultano tesserate oltre 11mila persone, ma l’impatto degli scacchi in streaming e il successo dei portali online hanno dato grande impulso a questo sport. Già in passato, inoltre, sono state messe in atto numerose iniziative per il gioco degli scacchi a distanza, come per esempio i tornei organizzati dalla Associazione Scacchisti Italiani Gioco per Corrispondenza.