Domenica il governo israeliano deciderà se istituire un nuovo lockdown dopo l’aumento dei casi di contagio da coronavirus
Giovedì sera i ministri israeliani che compongono il comitato per il coronavirus hanno approvato l’istituzione di un nuovo lockdown per il paese. La decisione di un nuovo lockdown, dopo quello di marzo, dovrà però essere confermata domenica dall’intero governo, che dovrà stabilirne anche la data d’inizio. Dalla fine di agosto vengono individuati circa tremila casi di contagio al giorno – un numero enorme per un paese di nove milioni di abitanti – e i casi che richiedono un ricovero stanno intasando gli ospedali.
Le misure approvate dal comitato prevedono che gli israeliani non potranno allontanarsi dalle loro case per più di 500 metri e la chiusura di scuole, ristoranti, centri commerciali, mercati all’aperto e sedi di eventi.
Ronni Gamzu, il commissario nazionale israeliano per la lotta al coronavirus, aveva presentato al comitato dei ministri un piano che prevedeva il blocco quasi totale delle attività che sarebbe dovuto iniziare già dalla prossima settimana. Per il primo ministro Benjamin Netanyahu invece sarebbe più opportuno far iniziare il nuovo lockdown dopo il periodo festivo che va dal Rosh ha-Shanà, il capodanno ebraico che inizia nel pomeriggio del 18 settembre, allo Yom Kippur, che finisce nella serata del 28 settembre.