Si può imparare a scrivere bene anche da grandi
Alla Scuola Holden di Torino ci sono due corsi di scrittura per chi ha più di 30 anni e nella vita finora ha fatto altre cose
Tra le metafore che si usano nei corsi di scrittura c’è quella del muscolo: scrivere bene non è solo questione di talento, ma anche di esercizio, perché è come se ci fosse un muscolo fatto apposta che deve essere stimolato e allenato per funzionare al meglio. E non è mai troppo tardi per scoprire questo muscolo e imparare a usarlo. Per questo alla Holden, la scuola di scrittura di Torino fondata da Alessandro Baricco, ci sono corsi di scrittura anche per chi ha più di 30 anni e nella vita, fino a questo momento, ha fatto altre cose.
Si chiamano Over30 e sono due: Scrivere è pensato soprattutto per chi vorrebbe mettersi al lavoro su un romanzo o un racconto, mentre Storytelling è dedicato alla scrittura per il mondo della comunicazione, dell’arte e della pubblicità, dato che di storie ce ne sono molte anche fuori dalla letteratura.
Come funziona Over30
Le lezioni sono il venerdì pomeriggio e al fine settimana, un weekend al mese, perché sono pensate per chi lavora. Cominceranno il 16 ottobre e finiranno il 23 maggio 2021: i corsi durano otto weekend in tutto. Anche se per via della pandemia da coronavirus quest’anno molte attività della Scuola Holden saranno diverse dal solito, le lezioni saranno tutte in presenza, a Torino. Rispetto agli scorsi anni però, e proprio per via dei problemi causati dalla COVID-19, la retta sarà meno cara: 5.250 euro invece dei 5.750 dei corsi dell’anno scorso. Ci saranno al massimo 12 studenti per classe.
Chi sono gli insegnanti
Ogni classe di Over30 avrà un unico insegnante: quello della classe di Storytelling è Giuseppe Mazza, scrittore ed esperto di comunicazione che ha lavorato per Cuore, Comix e Smemoranda e collabora con il Venerdì di Repubblica. Dal 2008 dirige l’agenzia pubblicitaria Tita, da lui fondata, e negli anni le sue campagne di comunicazione hanno vinto molti premi nazionali e internazionali: nel 2019 ad esempio ha vinto il premio Pirella 2019 come comunicatore dell’anno.
Nelle sue lezioni – il cui programma si può leggere qui – si parlerà di Milton Glaser, autore del logo I Love New York e di molte famose grafiche pubblicitarie, ma anche di Photoshop, di politici come Franklin D. Roosevelt e Andrew Cuomo e di prodotti culturali pop come Breaking Bad e SuperMario, passando per pubblicitari di oggi come David Droga ma anche per pubblicitari del passato, come Leo Lionni.
Di classi di Scrivere ce ne saranno tre e gli insegnanti saranno gli scrittori Tiziano Scarpa, vincitore del premio Strega del 2009 con Stabat Mater, Marco Missiroli, autore ad esempio di Atti osceni in luogo privato e Fedeltà, e Giuseppe Culicchia, che ha scritto, tra gli altri, Tutti giù per terra, da cui Davide Ferrario ha tratto l’omonimo film interpretato da Valerio Mastandrea.
I programmi, weekend dopo weekend, di entrambi gli insegnanti si possono leggere qui. Il percorso didattico di Scarpa procede per successivi svelamenti di “segreti” sul lavoro dello scrittore: si comincia con una lezione su «come sfruttare i limiti della scrittura» e si finisce con una per capire «cosa pretende da te la tua opera», passando per il fondamentale «come scegliere che cosa raccontare».
Le lezioni di Marco Missiroli hanno tutte, per titolo, un riferimento a un’opera letteraria, da Una vita come tante di Hanya Yanagihara, apprezzatissimo romanzo del 2015, a classici come Madame Bovary, Il processo e Moby Dick. L’approccio da insegnante di Missiroli è molto incoraggiante: «Ti ritrovi davanti una persona in cui riconosci delle potenzialità, che non solo raggiunge ma rivoluziona ulteriormente, e quando questa cosa accade hai la certezza che lo studente che parte con un livello inferiore in quanto a capacità letteraria possa diventare il più bravo di tutti e pubblicare molti libri in futuro. Per questo ho un approccio molto laico nei confronti degli studenti e aspetto fino all’ultimo che possano rivelarsi».
Anche i titoli delle lezioni di Giuseppe Culicchia contengono riferimenti letterari, non però alle opere, bensì a scrittori e altri autori: il primo weekend del corso sarà dedicato a “Il viaggio dell’eroe”, mettendo a confronto Francis Ford Coppola e Joseph Conrad, ad esempio, mentre nell’ultimo si parlerà di autocensure (da non fare) citando Vladimir Nabokov, Charles Bukowski e Louis Ferdinand Céline.
E poi ci sono i Tracks
Una novità di quest’anno è che parallelamente al percorso di studi principale – sia che si sia scelto Scrivere che Storytelling – sono previsti anche dei percorsi di approfondimento, chiamati Tracks. Ce ne sono quattro e ogni studente può frequentarne due; durano quattro weekend, distribuiti in mezzo alle lezioni principali di Over30.
Sono: La Mano con Silvio Bernelli, dedicato ad autobiografia, biografia, reportage narrativi e interviste; Il Conflitto con Aaron Ariotti, in cui si parlerà di come si costruisce una sceneggiatura, un personaggio o una singola scena; La Voce con Enrico Gentina, sulla scelta delle parole da usare nei discorsi in pubblico; e infine Figure con Annalisa Ambrosio, che ricalca una delle discipline di riferimento alla Holden, quella che serve per «connettere punti apparentemente remoti» e conoscere meglio il mondo contemporaneo. Per capirci qualcosa in più – su quest’ultimo Tracks, ma anche sugli altri – si può leggere qui.
Come iscriversi
Per iscriversi a uno dei corsi Over30 c’è tempo fino al 30 settembre: bisogna compilare questo modulo online e spedire via email, all’indirizzo holdenover30@scuolaholden.it, il proprio curriculum vitae, una fotografia e una lettera di massimo 1.800 battute (spazi inclusi) sul perché si è interessati al corso. Non ci sono esami da superare, né limiti di accesso. Per chi ha meno di 30 anni invece la Scuola Holden propone un corso di laurea triennale in scrittura (praticamente unico in Europa) e, solo per quest’anno, una versione speciale e concentrata dei suoi corsi tradizionali. Qui tutto quello che c’è da sapere: le iscrizioni sono aperte ancora per pochi giorni.