Alexei Navalny sta meglio
Il più importante oppositore di Vladimir Putin – avvelenato in Russia e ricoverato in Germania – non è più in coma, respira autonomamente e risponde agli stimoli
L’ospedale Charité di Berlino ha scritto in un comunicato stampa che Alexei Navalny, l’oppositore russo ricoverato in Germania, non è più in coma farmacologico e che le sue condizioni stanno migliorando. Navalny ora respira autonomamente senza l’ausilio di ventilatori, e sta rispondendo a stimoli verbali. L’ospedale aggiunge però che «è ancora troppo presto per valutare i potenziali effetti a lungo termine del suo grave avvelenamento».
La scorsa settimana il governo tedesco aveva reso pubblici i risultati degli esami tossicologici effettuati da un laboratorio speciale dell’esercito su Navalny, secondo cui l’oppositore russo sarebbe stato avvelenato con un pericoloso agente nervino, il novichok, sviluppato dalla Russia tra gli anni Ottanta e Novanta e già usato in passato per avvelenare gli oppositori del presidente Vladimir Putin. Nei giorni precedenti l’ospedale Charité di Berlino aveva detto che Navalny era stato avvelenato, ma non aveva ancora specificato la sostanza assunta in attesa di successivi test.
Il governo tedesco aveva attaccato duramente la Russia, ritenendola diretta responsabile dell’avvelenamento; la cancelliera tedesca Angela Merkel aveva detto che «è chiaro che Alexei Navalny è stato vittima di un crimine» e che «lo scopo è stato metterlo a tacere».
Navalny – il più importante oppositore del presidente russo Vladimir Putin – era stato portato in Germania dopo due giorni di ricovero a Omsk, in Russia, in seguito a quello che era da subito sembrato un caso di avvelenamento. Prima di permettere il trasferimento all’estero di Navalny, i medici di Omsk avevano cambiato più volte versione sulle sue condizioni, arrivando infine a sostenere che le analisi avessero escluso che ci fosse stato un avvelenamento e Navalny stesse male per un calo di zuccheri.
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