Chi era Eleanor Marx, protagonista di “Miss Marx”
Il secondo film italiano in concorso a Venezia racconta la storia della figlia minore di uno dei filosofi più influenti di sempre, Karl Marx
Oggi viene presentato alla mostra del cinema di Venezia Miss Marx, scritto e diretto da Susanna Nicchiarelli, che racconta la storia della figlia minore del filosofo Karl Marx, Eleanor Marx. È il secondo dei 4 film italiani in concorso per il Leone d’oro, dopo Padrenostro di Claudio Noce e con Pierfrancesco Favino presentato venerdì. Il film, con la protagonista interpretata dall’attrice britannica Romola Garai, uscirà al cinema il 17 settembre.
Eleanor Marx, nata a Londra nel 1855, è considerata una delle prime donne ad aver unito le rivendicazioni femministe a quelle socialiste; contribuì alla nascita dei sindacati e si oppose al lavoro minorile. Era un’oratrice persuasiva, un’attivista battagliera e scrisse libri e articoli di giornale; oltre a tutto questo ebbe una vita personale difficile, anche a causa della relazione sentimentale con Edward Aveling, divulgatore scientifico e a sua volta attivista socialista. Eleanor Marx si suicidò a 43 anni nel 1898, ingerendo del veleno.
Nicchiarelli, che ha 45 anni, ha spiegato che la storia di Eleanor Marx le ha permesso di «esplorare temi incredibilmente contemporanei in un contesto d’epoca» e di raccontare una «vita sentimentale […] assurda e tragica», con «guai condivisibili anche per le donne di oggi». Nicchiarelli iniziò a lavorare nel cinema con Nanni Moretti, girando uno dei documentari della serie Diari della Sacher; il suo primo lungometraggio è Cosmonauta del 2009, seguito da La scoperta dell’Alba nel 2013. Ha realizzato anche due corti di animazione in stop-motion, Sputnik 5 ed Esca Viva, e nel 2018 aveva portato a Venezia Nico, 1988, film biografico sulla cantante Christa Päffgen, in arte Nico.
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Pare che Eleanor Marx fosse la figlia prediletta del padre e che fu lui stesso a istruirla: a tre anni sapeva recitare a memoria passi di Shakespeare, molto amato da Karl Marx, e crescendo imparò, oltre che all’inglese, il tedesco e il francese. Aveva anche un rapporto stretto con Friedrich Engels, economista amico di Marx con cui scrisse il Manifesto del Partito comunista. Per il suo amore per i gatti venne soprannominata Tussy (che faceva rima con pussy cat, cioè “gattina”). Lasciò la scuola prima di completare gli studi perché la considerava patriarcale e oppressiva, e a 16 anni diventò segretaria del padre, che accompagnava alle conferenze internazionali socialiste in giro per il mondo.
A 17 anni si innamorò del giornalista francese Prosper-Olivier Lissagaray, che aveva preso parte alla Comune di Parigi, il governo socialista che resse la città dal marzo al maggio del 1871. Pur condividendone le idee, Karl Marx si oppose alla loro relazione, in parte perché Lissagaray aveva 34 anni, il doppio di Eleanor, in parte perché dipendeva molto dalla figlia e desiderava averla con sé. Nel 1873 Eleanor Marx si trasferì a Brighton per essere indipendente dalla famiglia e iniziò a lavorare come insegnante in una scuola per ragazze. Frequentò sempre più liberamente Lissagray, lo aiutò a scrivere la sua storia sulla Comune di Parigi e convinse il padre da tradurla.
Ottenne il permesso del padre a sposarsi nel 1880 ma in quel periodo iniziò ad avere i primi dubbi e ritornò a vivere dai genitori per occuparsi prima della madre, che morì l’anno dopo, poi del padre, che morì nel 1883, lasciandole il compito di pubblicare alcuni manoscritti incompiuti e la versione inglese del Capitale. Nel frattempo l’anno prima aveva lasciato definitivamente Lissagaray.
Negli anni Ottanta si dedicò sempre di più all’impegno politico e si iscrisse alla Social Democratic Federation (SDF), il primo partito politico socialista, fondato nel 1881. Nel 1885 se ne distaccò per fondare la Socialist League, più radicale e internazionale. Nel 1884 intanto aveva incontrato, nella sala di lettura del British Museum di Londra, Edward Aveling, che diventerà suo compagno fino alla morte. Aveling era un attivista socialista e un divulgatore scientifico delle teorie sull’evoluzione di Charles Darwin e dell’ateismo. Era anche un appassionato di letteratura e di teatro, come Eleanor Marx. Aveling era già sposato ma i due si frequentarono in spregio dei valori borghesi dell’epoca, avversati da entrambi.
Insieme scrissero The Woman Question, un trattato uscito nel 1886 che coniugava socialismo e femminismo. Sosteneva, in particolare, che il patriarcato e lo sfruttamento delle donne fossero connaturati al capitalismo, che la liberazione femminile era una condizione di partenza per il socialismo e che sarebbe dovuta avvenire per opera di uomini e donne insieme.
In quegli anni Eleanor Marx prese parte a scioperi, manifestazioni, incoraggiò il formarsi dei primi sindacati e si servì anche dell’arte per diffondere gli ideali socialisti. Organizzava letture di romanzi e poesie e spettacoli teatrali aperti a tutti e considerò l’idea di diventare attrice, convinta che attraverso il teatro si potessero mostrare nuovi modelli di famiglia, amore e società. Amava in particolar modo le opere di Henrik Ibsen e cercò di imparare il norvegese per tradurle. Traduceva anche in inglese opere letterarie straniere, tra cui la prima versione di Madame Bovary stampata in Regno Unito nel 1886, lo stesso anno in cui uscì nel Paese Il Capitale.
Intanto la sua storia con Aveling diventava sempre più complicata: non solo lui accumulava debiti mentre lei lo manteneva, ma erano anche venuti fuori molti suoi tradimenti. Dopo averlo assistito durante una lunga malattia renale, Marx scoprì che aveva sposato di nascosto un’altra donna, contravvenendo alla promessa di sposarla non appena si fosse liberato dal precedente matrimonio. Il 31 marzo del 1898 Eleanor Marx si suicidò ingerendo dell’acido cianidrico. Le sue ceneri vennero conservate dalla Social Democratic Federation, poi nella sede del partito Comunista britannico e infine, dal 1956, sono sepolte nel cimitero di Highgate, a Londra, vicino alle tombe dei suoi genitori.