La Sicilia ha firmato un’ordinanza per trasferire tutti i migranti altrove
E per imporre il divieto di ingresso, transito e sosta dei migranti nel territorio siciliano: ma ci sono dubbi sulla praticabilità del piano
Questa notte il presidente della Sicilia, Nello Musumeci, ha firmato un’ordinanza che prevede il trasferimento fuori dall’isola di tutti i migranti presenti oggi negli hotspot e nei centri di accoglienza siciliani. La misura, annunciata sabato, è stata giustificata parlando di sicurezza sanitaria, in riferimento all’ipotesi che i migranti possano creare grossi rischi a causa dell’epidemia da coronavirus (ipotesi finora molto ridimensionata). Musumeci ha scritto su Facebook: «La Sicilia non può essere invasa, mentre l’Europa si gira dall’altro lato e il governo non attiva alcun respingimento». Domenica Repubblica ha scritto che fonti del ministero dell’Interno hanno detto che l’ordinanza non ha alcun valore, perché l’immigrazione è un tema di competenza statale.
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L’ordinanza prevede che i trasferimenti debbano avvenire entro le 24 del 24 agosto, e specifica che la Regione metterà a disposizione delle autorità nazionali il personale necessario per svolgere i controlli sanitari sui migranti. Impone inoltre il divieto di ingresso, transito e sosta dei migranti nel territorio della Sicilia, citando come motivi della decisione l’obiettivo di garantire la salute pubblica e la mancanza di strutture di accoglienza idonee: nell’ordinanza è specificato che il divieto riguarda anche i migranti soccorsi dalle navi delle ong. Le misure adottate sono valide fino al 10 settembre.
Non è chiaro come verrà organizzato il trasferimento dei migranti dai centri siciliani, né quali saranno le strutture individuate per accoglierli.
Roberto Ammatuna, sindaco di Pozzallo, città in provincia di Ragusa dove è presente uno dei principali centri di accoglienza dell’isola, ha messo in dubbio la praticabilità delle misure previste dall’ordinanza, sottolineando come sia difficile pensare di riuscire a trasferire tutti i migranti in così poco tempo, per di più senza un precedente accordo con il governo nazionale. L’ordinanza è invece stata accolta positivamente dal leader della Lega, Matteo Salvini.