La Cina ce l’ha con quelli che si fanno pagare per mangiare online
Cioè con il "mukbang", un genere di video popolare in Asia che ora rischia di sparire per una campagna contro gli sprechi alimentari
In Cina, una campagna contro gli sprechi alimentari promossa dal governo sta causando gravi problemi alle piattaforme e agli utenti che ospitano e pubblicano video di mukbang. Il mukbang è un fenomeno online nato in Corea del Sud una decina di anni fa e diventato recentemente molto popolare in altri paesi dell’Asia, e nel resto del mondo. Funziona così: una persona si riprende in diretta mentre mangia grandi quantità di cibo; gli altri la guardano dai loro computer e smartphone, la commentano e la premiano pagandola. I professionisti del mukbang possono arrivare a guadagnare così l’equivalente di centinaia di migliaia di euro.
La campagna di sensibilizzazione promossa dal governo cinese non cita esplicitamente i mukbanger, ma l’attenzione è ricaduta su di loro a causa di un articolo pubblicato da China Central Television che denunciava le quantità spropositate di cibo che vengono consumate durante questi video, e il messaggio sbagliato che diffonderebbero alla popolazione. Mentre ad alcuni il fenomeno sembra solo bizzarro, a certe persone il mukbang trasmette una sensazione di benessere e soddisfazione, anche grazie ai rumori che emette chi mangia: per molti è diventato un momento di condivisione e intrattenimento.
Negli ultimi mesi in Cina l’attenzione alla sicurezza alimentare e alla carenza di cibo è particolarmente alta, in parte a causa della “guerra commerciale” con gli Stati Uniti e in parte a causa delle gravi alluvioni che nelle ultime settimane hanno messo a rischio il raccolto in molti territori. In un recente discorso pubblico, il presidente Xi Jinping ha detto che «la Cina deve mantenere una percezione di crisi» per quanto riguarda la sicurezza alimentare. Dopo l’appello del governo contro gli sprechi di cibo e il lancio della campagna di sensibilizzazione “Clean Plate” (piatto pulito), i media di stato e le principali piattaforme di social network cinesi si sono allineate al messaggio.
Su alcune piattaforme digitali, per esempio Douyin, è comparso un messaggio automatico che invita tutti gli utenti che fanno ricerche con parole legate al mukbang a non sprecare cibo e a mangiare sano. Sempre per assecondare le direttive del governo, alcune piattaforme cinesi hanno cominciato a oscurare i video di mukbang pubblicati dai propri utenti, anche dai più seguiti, e alcuni di questi hanno cominciato a rimuovere autonomamente i propri video per paura di eventuali ripercussioni. Allo stesso tempo molti utenti contrari al mukbang ne stanno approfittando per denunciare i mukbanger recuperando i loro vecchi video ed etichettandoli come contenuti volgari e irrispettosi.
L’analista Kerry Allen ha spiegato alla BBC che sia le piattaforme che i video blogger cinesi sono molto attenti a produrre contenuti che siano considerati “buoni” dal governo, e per questo spesso fanno fatica a trovare una nicchia in cui inserirsi. In Cina ci sono in particolare regole molto severe sulle riprese all’aperto e su quelli che potrebbero essere interpretati come comportamenti maliziosi o seducenti, e quindi i video di mukbang erano tra i pochi contenuti che era ancora possibile pubblicare in sicurezza. Erano considerati innocui.
Muk Sna, una mukbanger nota soprattutto per la cura con cui presenta i piatti che mangerà, ha oltre 50mila seguaci in Cina ed è preoccupata perché pensa che il suo pubblico sia composto soprattutto da persone sole in cerca di un’esperienza da condividere, magari mentre cenano. «Spero che gli unici a risentire di questa situazione siano i canali peggiori e che quelli più utili e buoni rimangano aperti», ha detto: «io non mangio mai troppo nei miei video e cerco di avere un’alimentazione sana».
Non è ancora chiaro se il governo interverrà direttamente per limitare la pubblicazione di video di mukbang o se rimarrà solo un dibattito mediatico. Sul social network cinese Weibo emergono punti di vista discordanti: alcuni utenti sono d’accordo con lo scoraggiare comportamenti che incitano allo spreco o alla consumazione eccessiva di cibo, altri trovano che si stia esagerando e che i video dei mukbanger siano innocui e rilassanti.