I magistrati che indagano su Trump potranno avere accesso alle sue dichiarazioni dei redditi, ha stabilito di nuovo un giudice federale
Un giudice federale di New York ha stabilito che i magistrati di Manhattan che stanno indagando sulle attività di Donald Trump potranno avere accesso alle sue dichiarazioni dei redditi. Il giudice Victor Marrero ha respinto le argomentazioni degli avvocati di Trump secondo cui la richiesta di accesso alle dichiarazioni dei redditi era motivata politicamente.
L’inchiesta di New York riguarda i soldi versati all’ex faccendiere e avvocato di Trump, Michael Cohen, affinché pagasse due donne per impedire loro di raccontare che avevano avuto una relazione con Trump. I magistrati sospettano che quei soldi siano stati versati usando i fondi del comitato elettorale di Trump, che sarebbe un reato. Per questo i procuratori dello stato di New York avevano richiesto di avere accesso alle dichiarazioni dei redditi, che Trump si era rifiutato di diffondere anche in campagna elettorale (contrariamente a una consuetudine di tutti i candidati presidente).
– Leggi anche: La cassaforte con i segreti di Trump
La contesa legale era già passata da un tribunale federale ed era arrivata alla Corte Suprema, che a luglio aveva dato torto a Trump e stabilito che i procuratori potessero ottenere le dichiarazioni dei redditi. La decisione della Corte Suprema aveva però anche aperto la possibilità di un nuovo ricorso presso un tribunale federale e ora questa nuova sentenza potrà a sua volta essere contestata in appello alla Corte Suprema, cosa che probabilmente faranno gli avvocati di Trump.