Il gruppo terroristico che si sta facendo notare in Mozambico
E che sta preoccupando altri paesi dell'Africa meridionale, dopo avere conquistato alcune aree della città Mocímboa da Praia
La scorsa settimana alcune aree di Mocímboa da Praia, città nel nord del Mozambico molto importante per le attività di estrazione di gas naturale, sono state conquistate dal gruppo terrorista Ahlu Sunna wal Jamaa. Da diversi giorni le truppe dell’esercito stanno tentando di riprendere il controllo dell’intera città. Ahlu Sunna wal Jamaa non è un gruppo conosciuto al di fuori del Mozambico, ma le sue attività nel paese sono diventate sempre più rilevanti e i suoi attacchi sono sempre più frequenti e organizzati: di recente si è parlato anche di un’affiliazione allo Stato Islamico.
Ahlu Sunna wal Jamaa esiste dal 2015 e ha tra i 500 e i 1000 membri. È attivo prevalentemente a Cabo Delgado, regione a nord del Mozambico e a maggioranza musulmana, dove secondo ACLED, organizzazione non governativa che raccoglie dati su eventi violenti, ha provocato la morte di circa 1300 persone dal 2017 a oggi. Le attività di Ahlu Sunna wal Jamaa sono molto varie: il gruppo, che ha forti origini locali, non si limita a compiere attacchi terroristici; tra le altre cose, è coinvolto in una vasta rete di criminalità che si occupa di traffico di esseri umani e di animali di contrabbando nei paesi vicini – Tanzania, Zanzibar e Comore – e di traffico di droga con gli stati dell’Africa meridionale.
Il gruppo è formato dai membri della generazione più giovane di Ahlu Sunna, la sezione di Cabo Delgado di CISLAMO, organizzazione nata nel 1981 dai musulmani wahhabiti del Mozambico (il wahhabismo si basa sull’interpretazione ultraconservatrice dell’Islam sunnita adottata dall’Arabia Saudita e spesso accusata all’estero di alimentare l’intolleranza e il terrorismo). Per questa ragione – per il fatto che è formato da giovani – il gruppo viene chiamato localmente anche con il nome di al Shabaab, termine arabo che significa “gioventù”: Ahlu Sunna wal Jamaa non ha però niente a che fare con il gruppo terrorista somalo al Shabaab.
I seguaci della corrente salafita di Mocímboa da Praia cominciarono a radicalizzarsi tra il 2015 e il 2016, andando contro l’islam più moderato che era stato diffuso nella regione fino a quel momento: tra le altre cose, iniziarono a ritirare i figli dalle scuole pubbliche, a modificare il proprio modo di vivere e a chiamare col termine kafir (impuri) i musulmani più moderati.
La diffusione della corrente wahhabita dell’Islam in Mozambico – paese a maggioranza cristiana – risale agli anni della dittatura, tra il 1975 e il 1992. All’epoca il partito al potere, Frelimo, sostenne la creazione di un Consiglio islamico sostenuto dai wahhabiti, con lo scopo di creare una forza concorrente alle strutture religiose tradizionali, a cui aderivano musulmani tendenzialmente favorevoli al gruppo di opposizione al governo. Frelimo è rimasto al governo negli ultimi 30 anni, anche dopo l’arrivo della democrazia e del multipartitismo.
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Secondo Le Monde, tra i motivi più importanti che hanno portato alla radicalizzazione dei giovani musulmani di corrente wahhabita di Cabo Delgado ci sono stati gli scarsi investimenti nell’istruzione pubblica e nei servizi essenziali per la popolazione locale. Le autorità hanno emarginato progressivamente alcuni gruppi islamici e hanno definito sbrigativamente le proteste antigovernative con l’espressione “voci di Renamo”, il partito di opposizione al governo.
Negli ultimi anni, dopo la scoperta di importanti riserve di gas naturale, la frustrazione delle comunità di Cabo Delgado è cresciuta ulteriormente: le promesse iniziali di grandi investimenti da parte delle società energetiche occidentali, tra cui la francese Total e l’italiana Eni, non sono state rispettate e molte persone sono state costrette a lasciare le proprie case e le proprie attività di pesca per l’installazione delle piattaforme per lo sfruttamento delle risorse. Un ulteriore peggioramento della situazione si è verificato nel 2019 con l’arrivo del ciclone Kenneth, che ha causato diversi morti e molti danni nella regione
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Per il momento le attività di Ahlu Sunna wal Jamaa si sono concentrate nella regione di Cabo Delgado, ma il timore è che lo stesso gruppo o gruppi simili possano diventare un pericolo per altri paesi dell’Africa meridionale. Per questo la Tanzania, lo Zimbabwe, il Malawi e il Sudafrica hanno accennato di voler intervenire militarmente per aiutare il Mozambico, anche se per il momento non ci sono state mosse importanti a seguito di queste dichiarazioni.