Steve Bannon è stato arrestato per truffa e riciclaggio di denaro
L'ex consigliere e stratega di Trump è accusato di aver raccolto donazioni per costruire un pezzo del muro al confine con il Messico, ma di avere usato i soldi per spese personali
Steve Bannon, ex consigliere e stratega di Donald Trump e noto attivista di estrema destra, è stato arrestato con l’accusa di truffa e riciclaggio di denaro per essersi appropriato delle donazioni che aveva raccolto per contribuire alla costruzione di un muro in un tratto del confine tra Messico e Stati Uniti, allo scopo di fermare i migranti. Bannon è stato arrestato a New York insieme ad altre tre persone, tutte accusate di aver partecipato alla truffa. Secondo la procuratrice di New York, Audrey Strauss, avevano raccolto 25 milioni di dollari da privati cittadini, anche online, promettendo che li avrebbero usati esclusivamente per finanziare la costruzione di un tratto di muro: invece avevano usato parte di quel denaro, centinaia di migliaia di dollari, per spese personali.
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La costruzione di un muro tra il Messico e gli Stati Uniti era stata una delle principali promesse elettorali di Donald Trump ed era stata molto sostenuta dai movimenti di estrema destra che Bannon rappresentava nel comitato elettorale e poi nell’amministrazione Trump (di cui Bannon aveva fatto parte per 8 mesi, fino al luglio 2017). Nel 2019, insieme all’ex soldato Brian Kolfage, Bannon aveva contribuito a fondare We Build The Wall, un’associazione senza scopo di lucro per raccogliere fondi e finanziare la costruzione di una parte del muro. Bannon era diventato consigliere e presidente del consiglio di amministrazione di We Build The Wall, di cui erano entrati a fare parte anche altri politici e personaggi conservatori noti per le loro posizioni contro l’immigrazione.
Kolfage, Bannon e gli altri esponenti di We Build The Wall avevano ripetutamente detto che la loro era un’organizzazione di volontari, che nessuno sarebbe stato pagato e che tutti i soldi raccolti sarebbero stati usati per finanziare la costruzione del muro. Secondo la procura di New York e secondo quanto sostenuto dalla stessa organizzazione, We Build The Wall aveva raccolto 25 milioni di dollari (21 milioni di euro), ricevendo donazioni online, anche da migliaia di privati. La procura sostiene però che parte di quei soldi siano stati usati per spese personali di Kolfage e Bannon, oltre che di Andrew Badolato e Timothy Shea, le altre due persone arrestate oggi.
Facendo passare il denaro tramite altre ONG controllate da Bannon e Shea con dei versamenti con causali inventate, secondo la procura sono stati sottratti a We Build The Wall fondi per centinaia di migliaia di dollari. Kolfage, secondo l’accusa, avrebbe ottenuto circa 350.000 dollari; Bannon avrebbe ottenuto circa 1 milione di dollari. Tutti e quattro gli arrestati sono stati accusati di truffa e riciclaggio e rischiano fino a 20 anni di carcere.
In parte, i soldi raccolti sono comunque stati usati per finanziare la costruzione di tratti del muro sul confine in Texas e in Nuovo Messico. A inizio luglio, un’indagine di ProPubblica aveva però mostrato che i fondi impiegati per il muro erano stati molto modesti (1,5 milioni di dollari) e che i brevi tratti di muro che erano stati già costruiti avevano grossi problemi strutturali e carenze progettuali.