Ancora non si trova il figlio di Viviana Parisi

Proseguono le ipotesi e le ricerche sulla strana storia della donna trovata morta l'8 agosto in Sicilia, ma non sembra si stia arrivando da qualche parte

(Ansa/ STRINGER)
(Ansa/ STRINGER)

A più di una settimana dal ritrovamento del corpo di Viviana Parisi – la donna scomparsa lunedì 3 agosto in Sicilia insieme al figlio di 4 anni, Gioele – proseguono le ricerche del bambino e i tentativi di ricostruire quello che accadde quel 3 agosto. Anche per via di quella che sembra essere l’assenza di testimonianze attendibili, ci sono però molte ipotesi e poche certezze.

Cosa si sa
Viviana Parisi aveva 43 anni ed era nata a Torino, ma si era trasferita da qualche anno in Sicilia con il marito Daniele Mondello. Faceva la DJ e viveva con il figlio e il marito a Venetico, un piccolo paese tra Messina e Milazzo. Secondo quanto ha raccontato il marito, la mattina del 3 agosto Parisi uscì di casa con il figlio dicendo di essere diretta al centro commerciale di Milazzo, distante circa 30 chilometri, e lasciando a casa – non si sa se per scelta o per dimenticanza – il suo telefono cellulare.

Parisi non era andata verso Milazzo: al contrario, si era diretta verso Palermo, entrando in autostrada. In base alle successive ricostruzioni si sa che ne era uscita – senza pagare il pedaggio – all’altezza di Sant’Agata di Militello, e poi era rientrata sempre allo stesso casello, e sempre in direzione Palermo, dopo circa 20 minuti. Poco dopo il rientro in autostrada, e dopo che l’auto aveva viaggiato piuttosto lentamente, all’altezza di Caronia – a circa 15 chilometri da Sant’Agata di Militello – l’auto guidata da Parisi aveva tamponato un furgoncino all’interno di una galleria e si era fermata appena fuori da quella galleria.

Secondo alcuni testimoni oculari, in seguito all’incidente Parisi aveva abbandonato l’auto lungo la strada e, con il figlio in braccio, aveva scavalcato il guardrail, per poi allontanarsi nella campagna circostante. Nella sua auto, la polizia stradale avrebbe trovato poi la sua borsa, con all’interno i documenti e un centinaio di euro prelevati da poco.

Dopo che il marito aveva denunciato la scomparsa di moglie e figlio erano iniziate le ricerche, che l’8 agosto avevano portato al ritrovamento del corpo di lei, a circa un chilometro e mezzo dal punto in cui aveva abbandonato la sua auto. Il corpo era stato trovato in una zona di alberi e sterpaglie, vicino a un pilone dell’alta tensione. Non è chiaro come mai sia passato così tanto tempo dalla denuncia della scomparsa al ritrovamento del corpo, dal momento che il cadavere di Parisi è stato trovato poco distante dal luogo in cui era stata individuata la macchina nel giorno dell’incidente.

L’incidente
Non è ancora chiaro dove fosse diretta Parisi al momento dell’incidente, e non è nemmeno chiaro cosa sia successo nei minuti precedenti. Sembra infatti che l’auto abbia percorso 13,6 chilometri in 15 minuti, viaggiando cioè sull’autostrada a una media di circa 60 chilometri orari, oppure facendo soste su cui al momento non ci sono informazioni.

Negli ultimi giorni si è saputo però – grazie alle immagini di una telecamera esterna di un negozio, di cui il Corriere della Sera ha parlato il 15 agosto – che all’uscita di Sant’Agata di Militiello, dove Parisi fece benzina, il figlio era nell’auto, e «pare che non fosse legato al seggiolino ma seduto sul sedile posteriore senza alcuna sicurezza». Secondo alcune ipotesi degli ultimi giorni è quindi possibile – seppur ancora in nessun modo confermato – che durante l’incidente il bambino «possa aver sbattuto la testa da qualche parte, essersi ferito o essere addirittura morto».

Le ricostruzioni relative all’incidente dicono, secondo quanto scritto oggi da Repubblica, che l’auto «viaggiava a circa 100 chilometri orari» e che ha «fatto due giri su se stessa prima di schiantarsi sulla galleria e finire la sua corsa». Sempre secondo Repubblica, «la carrozzeria è fortemente danneggiata nella parte destra, un finestrino è infranto e una gomma, sempre lato destro, è scoppiata e non si sono trovati i resti dello pneumatico». Allo stesso tempo, però, secondo quanto riportato dai giornali nell’auto non sembrano essere state trovate rilevanti tracce di sangue.

Nel pomeriggio di lunedì 17 agosto l’agenzia ANSA ha scritto, citando il procuratore che si sta occupando delle indagini sulla morte di Parisi, che almeno un testimone «attendibile» dopo l’incidente ha detto che, mentre la madre si allontanava dall’auto, il bambino era «vivo, in braccio alla madre, in posizione verticale e senza alcuna ferita» e con «gli occhi aperti».

Dopo l’incidente
Non è chiara, al momento, nemmeno la causa della morte di Parisi. Secondo alcune ipotesi potrebbe essersi suicidata. Secondo altre ipotesi Parisi – trovata alla base di un traliccio e con «fratture multiple»– potrebbe esserci salita (una cosa comunque non facile) per capire dove si trovasse, o per sfuggire a degli animali. A proposito di animali, negli ultimi giorni diversi giornali hanno parlato infatti della presenza, in un’area non lontana del traliccio, di due «cani di grossa taglia». Il Corriere di oggi ha scritto:

Nella zona ci sono un paio di rottweiler che girano in un fondo privato, non distante dal luogo del ritrovamento del corpo di Viviana. Per gli inquirenti, che hanno sentito il proprietario dei cani, è una delle tante ipotesi fatte in questi giorni. «Nell’ambito della lesioni trovate — chiarisce tecnicamente Elvira Ventura, il medico legale che ha eseguito l’autopsia — ci sono dei segni (morsi, ndr) compatibili anche con un’azione di animali. Ma potrebbero essere causati anche all’azione congiunta della decomposizione e di piccoli animaletti».

Tutti i principali giornali che si sono occupati della storia di Viviana Parisi parlano anche di una sua depressione, che si sarebbe acuita nei mesi del lockdown, e di un suo crescente interesse, negli ultimi mesi, per la Bibbia e per la cosiddetta “Piramide della luce“, un’installazione artistica che si trova circa 40 chilometri oltre Sant’Agata di Militello e a cui negli anni qualcuno ha attribuito significati mistici. Secondo alcune ipotesi Parisi poteva essere diretta lì. Non esistono al momento prove che permettano di collegare queste circostanze alla sua morte.