Scrivere «SOS» sulla spiaggia serve
Tre pescatori della Micronesia che erano bloccati su un'isola deserta nel Pacifico sono stati trovati e salvati così
Tre pescatori della Micronesia che erano finiti su un’isola deserta dell’oceano Pacifico dopo un problema in navigazione sono stati salvati grazie a una grossa scritta “SOS” che avevano fatto sulla spiaggia.
Le ricerche per i tre pescatori erano cominciate sabato scorso, dopo che non avevano completato un viaggio di circa 40 chilometri tra gli atolli di Pulawat e Pulap. Una nave della marina militare australiana aveva ricevuto il messaggio di allerta diffuso dalle autorità statunitensi dell’isola di Guam e aveva mandato un elicottero a sorvolare la zona del possibile naufragio. Domenica l’equipaggio dell’elicottero aveva individuato la grossa scritta “SOS” su una spiaggia dell’isola di Pikelot, a 200 chilometri di distanza da dove i tre pescatori erano partiti.
#YourADF working together with partners in the Pacific to locate and coordinate the rescue of three sailors from the 🇫🇲. BZ to HMAS Canberra embarked helicopters & personnel involved.
📖: https://t.co/Qhpvju1P7S #PacificMaritimeSecurity pic.twitter.com/eWBjizBoGA
— Defence Australia (@DefenceAust) August 3, 2020
L’elicottero è atterrato e ha offerto acqua e cibo ai tre pescatori, che hanno spiegato di essere arrivati sull’isola perché avevano perso la rotta e finito il carburante durante la navigazione. Ora un’altra nave della marina della Micronesia è stata inviata per recuperarli e dovrebbe arrivare a Pikelot nelle prossime ore. I tre pescatori, ha detto l’esercito australiano, stanno bene.
Quello dei tre pescatori non è il primo caso di persone ritrovate grazie a grosse scritte sulla spiaggia. Nel 2015 un turista britannico di 63 anni, Geoff Keys, era stato salvato dopo due giorni passati senza cibo nel parco nazionale del fiume Jardine, in Australia, quando i soccorritori avevano individuato una grossa scritta sulla spiaggia che diceva “AIUTO”.