Franca Valeri ha compiuto 100 anni
E quindi è il caso di vedere o rivedere oggi i suoi personaggi più amati e famosi, dalla Signorina snob alla sora Cecioni
Franca Valeri, una delle più famose e amate attrici italiane, compie oggi 100 anni. È nata a Milano il 31 luglio del 1920 (il suo vero cognome è Norsa, ma quello d’arte lo scelse su consiglio di un’amica ispirandosi allo scrittore e poeta francese Paul Valéry). Durante la guerra scappò con la madre («Vidi Mussolini in piazzale Loreto, non mi fece pena. Da ebrea ho sofferto», disse più tardi) e nel dopoguerra, contro il volere della famiglia e da autodidatta, iniziò la sua carriera con piccole parti a teatro e poi alla radio.
Verso la fine degli anni Quaranta con la compagnia del Teatro dei Gobbi si trasferì a Parigi portando in scena vari spettacoli. Negli anni Cinquanta, iniziò a lavorare al cinema, esordendo con Federico Fellini in Luci del varietà, dove interpretava la parte di una coreografa ungherese. Da lì in poi lavorerà a una lunga serie di commedie, spesso a fianco di Alberto Sordi o di Totò, tra cui: Totò a colori, Piccola posta, Il segno di Venere, Il bigamo, Arrangiatevi!, Il vedovo (dove inserì la storica espressione “Cretinetti” che piacque a Dino Risi e la lasciò nel copione).
Negli anni Sessanta venne diretta in alcune commedie a colori, di cui era anche coautrice della sceneggiatura, dal marito Vittorio Caprioli (il secondo marito sarà il direttore d’orchestra Maurizio Rinaldi, morto nel 1995). Tra le altre, Parigi o cara e Scusi, facciamo l’amore?.
La notorietà arrivò anche e forse soprattutto grazie ai suoi personaggi televisivi: la Signorina snob (che già faceva parte dei suoi sketch radiofonici), la Sora Cecioni o Cesira la manicure. Nel 1951 pubblicò per Mondadori Il diario della signorina snob, più tardi, nel 2005, anche il libro Animali e altri attori e nel 2010 un’autobiografia intitolata Bugiarda no, reticente.
Franca Valeri fu una presenza costante del varietà televisivo dagli anni Sessanta, e incise cinque dischi nei quali registrò i monologhi dei suoi personaggi femminili. Dagli anni Settanta lavorò soprattutto in televisione, firmando come autrice alcune commedie di successo, e anche come doppiatrice. Nel 2014, a 94 anni, si è esibita sul palco del Teatro Ariston in uno dei suoi storici personaggi, la sora Cecioni.
Nell’aprile del 2011 ha sostenuto l’occupazione dell’ex Cinema Palazzo nel quartiere di San Lorenzo a Roma, partecipando a un intervento insieme a Sabina Guzzanti. Nello stesso anno è intervenuta, sempre durante l’occupazione, anche al Teatro Valle di Roma.