Una diversa bellezza
Cercata nell'Italia mostrata da Emiliano Mancuso, in un nuovo libro pubblicato da Contrasto
Una diversa bellezza è il titolo del nuovo libro che raccoglie le più di duecento immagini in grado di mostrare i differenti stili e linguaggi – il bianco e nero, il colore, le immagini digitali e quelle analogiche – adottati dal fotografo italiano Emiliano Mancuso durante la sua carriera, interrotta prematuramente nel 2018 quando morì a 47 anni. Mancuso si era dedicato al racconto per immagini dell’Italia, delle sue persone e delle sue storie, con un’attenzione ai piccoli e ai grandi eventi, come agli aspetti politici, sociali e economici.
Il libro è diviso in tre sezioni su altrettanti progetti a cui ha lavorato Mancuso: Terre di Sud, Stato d’Italia, Il diario di Felix. Terre di Sud risale al 2003 ed è la prima esperienza fotografica di Mancuso, influenzato dalla fotografia di strada e dalla vita quotidiana. Stato d’Italia, sulle storie della nazione tra il 2008 e il 2011, dalla crisi economica agli sbarchi a Lampedusa, dalla rivolta dei braccianti di Rosarno alle storie dei lavoratori dell’acciaieria Ilva. Il Diario di Felix si base invece sui materiali del cortometraggio girato in una casa-famiglia di Roma dove vengono ospitati minori che scontano misure alternative al carcere, di cui Mancuso racconta l’ultimo anno di permanenza nella struttura.
Emiliano Mancuso era nato a Roma nel 1971 e nei suoi lavori si era concentrato soprattutto sulla rappresentazione dell’Italia. Ha collaborato con testate nazionali e internazionali e dal 2012 aveva iniziato a dedicarsi anche all’attività di regista e alla realizzazione di film e documentari, come Il diario di Felix e Le cicale, il suo ultimo lavoro. Il libro, pubblicato da Contrasto, nasce dopo una mostra inaugurata l’anno scorso al Museo di Roma in Trastevere, in occasione della quale era stata lanciata una campagna di raccolta fondi per la sua realizzazione. È curato dalla photo editor Renata Ferri, di cui è presente un testo e un’intervista, insieme a uno scritto del fotografo e ai commenti di Lucia Annunziata, Giovanna Calvenzi, Valerio Laurenti e Domenico Starnone: è da un testo di quest’ultimo che arriva il titolo del libro, quando parla di come le foto di realtà quotidiana di Mancuso siano «immagini in cui tematica, stile, responsabilità dello sguardo cercano un nuovo equilibrio e una diversa bellezza».