Gli indagati per la strage di Corinaldo sono stati condannati a pene dai 10 ai 12 anni
I sei giovani modenesi che erano indagati per la strage nella discoteca di Corinaldo del dicembre 2018 sono stati condannati a pene comprese tra i 10 e i 12 anni, ridotte di un terzo per effetto del rito abbreviato e più lievi rispetto alle richieste dei pm Paolo Gubinelli e Valentina Bavai, che avevano chiesto dai 16 a 18 anni di carcere. La strage avvenne prima di un concerto del rapper Sfera Ebbasta nella discoteca “Lanterna Azzurra” di Corinaldo, in provincia di Ancona: sei persone morirono schiacciate nella calca a causa di un momento di panico collettivo dopo che fu spruzzato dello spray urticante. La sentenza è stata emessa dal gup del tribunale di Ancona, Paola Moscaroli, che non ha riconosciuto per gli imputati il reato di associazione a delinquere.
Ugo Di Puorto, Raffele Mormone, Badr Amouiyah, Andrea Cavallari, Moez Akari e Souhaib Haddada, poco più che ventenni, sono stati giudicati colpevoli di aver provocato il panico, e il conseguente cedimento della balaustra all’ingresso della “Lanterna Azzurra”, utilizzando spray al peperoncino per derubare i giovani in attesa del concerto. I sei, ritenuti parte di una banda che si dedicava a furti e rapine nelle discoteche della zona e di varie parti d’Italia, sono stati anche condannati per omicidio preterintenzionale.