Le notizie di lunedì sul coronavirus in Italia
Sono stati registrati 170 nuovi casi positivi e 5 morti. I ricoverati in terapia intensiva sono 45
Nelle ultime 24 ore in Italia sono stati comunicati dal ministero della Salute 170 nuovi casi di contagio da coronavirus, per un totale di 246.286. I morti totali registrati sono 35.112, 5 in più rispetto a ieri. Le persone attualmente ricoverate per la COVID-19 nei reparti di terapia intensiva sono 45 (una in più di ieri) e quelle in altri reparti sono 740 (5 in più di ieri). Le persone testate nelle ultime 24 ore sono state 19.374, per un totale di 3,9 milioni.
La Lombardia anche oggi è la regione con il maggior numero di nuovi positivi nelle ultime 24 ore, 34. In Emilia-Romagna ne sono stati accertati 33, segue la Liguria (24), il Veneto (16), la Campania (14) e il Lazio (13). Le regioni in cui non sono stati registrati nuovi positivi sono cinque: Valle d’Aosta, Friuli Venezia Giulia, Calabria, Sardegna e Umbria. Le province in cui sono stati registrati più casi sono Genova (18), Milano (14), Roma (9), Vicenza (9), Bergamo (8), Modena (8), L’Aquila (7).
Questi, comunque, sono numeri da prendere con estrema cautela: in Italia, così come in moltissimi altri paesi del mondo, il numero dei casi positivi accertati comprende solo le persone che sono risultate positive al tampone, ma non le centinaia di migliaia di persone che hanno contratto il virus e non hanno mai fatto il test, e che quindi non sono mai rientrate nei conteggi ufficiali. Un discorso simile si deve fare per il numero dei morti, e anche il numero dei guariti e dimessi deve essere preso con le molle (qui c’è la spiegazione lunga sui numeri e sulle necessarie prudenze da avere nell’interpretarli).
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Le altre notizie di oggi
Il presidente della Lombardia Attilio Fontana è sempre più criticato e contestato per il suo coinvolgimento nella vicenda della fornitura di camici sanitari affidata all’azienda di abbigliamento di suo cognato, Andrea Dini, dopo che negli ultimi giorni sono emerse importanti novità: su cosa fece Fontana, sulle versioni che ha cambiato nel tempo e sul patrimonio che, si è scoperto, detiene su un conto svizzero.
Oggi Fontana è intervenuto nell’aula del Consiglio regionale della Lombardia e ha dichiarato: «Ho riflettuto molto sull’opportunità di intervenire oggi soprattutto per la preoccupazione di dare un’ulteriore cassa di risonanza per polemiche che ritengo sterili e strumentali». Durante un discorso durato più di un’ora, Fontana ha poi detto che contro di lui c’è stata una campagna di «informazione faziosa» e che non tollera dubbi sulla sua integrità e su quella dei suoi familiari.
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Dopo che domenica 184 migranti, tutti tunisini, avevano lasciato il Cara (Centro di accoglienza per richiedenti asilo) di Pian del Lago di Caltanissetta, diversi agenti della polizia e dei carabinieri sono stati impegnati nella loro ricerca: ne sono stati individuati 125, che sono stati riportati al Cara. I migranti erano stati trasferiti nella struttura per il periodo di quarantena obbligatoria imposta a causa dell’epidemia da coronavirus. Il sindaco di Caltanissetta, Roberto Gambino, ha detto che i migranti erano risultati tutti negativi ai test.
Anche a Porto Empedocle, in provincia di Agrigento, un numero ancora imprecisato di migranti ha abbandonato la tensostruttura allestita dalla protezione civile nella banchina del porto. Secondo quanto scrive l’Ansa, nella struttura c’erano 520 migranti, anche se la capienza massima è di 100 persone.
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Nelle Marche 12 persone sono state arrestate dalla Guardia di finanza in un’operazione che ha coinvolto 200 militari: gli arrestati, di cui nove sono finiti in carcere e tre agli arresti domiciliari, sono accusati di associazione a delinquere, bancarotta fraudolenta, reati fiscali, riciclaggio e auto-riciclaggio. Nell’inchiesta sono indagate altre 132 persone. Gli arrestati avrebbero cercato di utilizzare diverse società per ottenere, senza averne diritto, agevolazioni e finanziamenti a sostegno delle imprese stanziati a seguito dell’emergenza coronavirus.
Tedros Adhanom Ghebreyesus – Il direttore dell’OMS, l’Organizzazione mondiale della Sanità – ha detto, durante l’usuale conferenza stampa sulla situazione della pandemia, che ad oggi «quasi 16 milioni di casi di Covid-19 sono stati segnalati all’OMS e oltre 640.000 morti. E la pandemia continua ad accelerare. Nelle ultime sei settimane – ha aggiunto – il numero totale di casi è quasi raddoppiato». Ghebreyesus ha ricordato che giovedì 30 luglio saranno passati sei mesi da quando è stata dichiarata l’emergenza sanitaria globale. «Questa», ha detto «è la sesta volta che un’emergenza sanitaria globale è stata dichiarata ai sensi dei regolamenti sanitari internazionali, ed è la più grave».