Le notizie di mercoledì sul coronavirus in Italia
Sono stati registrati 282 nuovi casi positivi e 9 morti. I ricoverati in terapia intensiva scendono a 48
Nelle ultime 24 ore in Italia sono stati comunicati dal ministero della Salute 282 nuovi casi di contagio da coronavirus, per un totale di 245.032. I morti totali registrati sono 35.082, 9 in più rispetto a ieri. Le persone attualmente ricoverate per la COVID-19 nei reparti di terapia intensiva sono 48 (uno in più di ieri) e quelle in altri reparti sono 724 (ieri erano 732). Le persone testate nelle ultime 24 ore sono state 29.203 per un totale di oltre 3,8 milioni.
Per il secondo giorno da quando è iniziato il rilevamento dei contagi la Lombardia non è la regione con il maggior numero di nuovi positivi nelle ultime 24 ore: i nuovi casi di contagio in Lombardia sono infatti 51, mentre in Emilia-Romagna ne sono stati accertati 57. Seguono Veneto (36), Basilicata (36) e la provincia autonoma di Trento (20). Sono soltanto tre le regioni che non hanno registrato nuovi positivi: Valle d’Aosta, Abruzzo e Puglia, oltre alla provincia autonoma di Bolzano.
Questi, comunque, sono numeri da prendere con estrema cautela: in Italia, così come in moltissimi altri paesi del mondo, il numero dei casi positivi accertati comprende solo le persone che sono risultate positive al tampone, ma non le centinaia di migliaia di persone che hanno contratto il virus e non hanno mai fatto il test, e che quindi non sono mai rientrate nei conteggi ufficiali. Un discorso simile si deve fare per il numero dei morti, e anche il numero dei guariti e dimessi deve essere preso con le molle (qui c’è la spiegazione lunga sui numeri e sulle necessarie prudenze da avere nell’interpretarli).
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Le altre notizie di oggi
Il presidente del Consiglio Giuseppe Conte ha riferito alla Camera e al Senato sull’accordo sul Next Generation Ue, il piano di sostegno economico della Commissione Europea per aiutare le economie maggiormente colpite dall’emergenza coronavirus, trovato dal Consiglio Europeo a Bruxelles dei giorni scorsi. Conte ha detto al Senato che «è un risultato che non appartiene al governo, e neppure alla maggioranza. È un risultato dell’Italia intera».
Per il presidente del Consiglio «si è trattato di un vertice straordinario anche in termini di complessità. L’intesa raggiunta rappresenta senza dubbio un passaggio fondamentale che ci spinge ad affermare che l’Ue è stata all’altezza della sua storia». Alla Camera ha aggiunto che non ci si deve lasciare andare ai «trionfalismi», ma che il governo è soddisfatto dell’accordo.
Conte ha inoltre ringraziato «tutti i ministri che non hanno mai fatto mancare il loro sostegno» e in particolare ha citato il ministro per gli affari europei Vincenzo Amendola, che ha partecipato ai negoziati a Bruxelles con lo stesso Conte. Oltre a tutto il governo Conte ha ringraziato anche le opposizioni «che pur nella diversità delle differenze ha capito l’interesse nazionale». Per il presidente del Consiglio «la classe politica italiana nel suo complesso ha dato prova di grande maturità».
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Nel nuovo focolaio di contagi di Savona, accertato dopo il ricovero del pallanuotista di Albenga Matteo Aicardi, in sei giorni sono stati registrati 56 contagiati e 1.500 persone sono state messe in isolamento. L’8 luglio Aicardi aveva cenato in un ristorante giapponese, così come tre infermiere dell’ospedale San Paolo di Savona che erano poi risultate positive al virus. Tra i 56 contagiati ci sono anche 8 dipendenti del ristorante, che è stato chiuso il 17 luglio.
Le autorità sanitarie savonesi hanno rintracciato tutti i clienti che si trovavano nel ristorante quella sera, tramite i numeri di telefono che devono essere lasciati obbligatoriamente al momento dell’ingresso nelle attività o della prenotazione, ed è stato organizzato un piano di test “a tappeto” su di loro e sui i loro contatti più stretti. Quasi tutti i contagiati sono asintomatici, tranne 5 persone che sono state ricoverate con sintomi non gravi e tre che sono curate a casa con sintomi lievi.
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La ministra dell’Interno Luciana Lamorgese, durante il question time alla Camera, ha detto che sta lavorando con la regione Sicilia «per assicurare l’effettuazione dei tamponi a tutti gli stranieri che sbarcano e analoga procedura verrà adottata a tutti coloro che arrivano anche nelle altre regioni». La ministra ha aggiunto che «massima e costante è l’attenzione rivolta alla tutela della sicurezza sanitaria dei cittadini, soprattutto in quelle regioni che in questo momento sono maggiormente esposte agli sbarchi».
La procura di Pavia sta indagando sui vertici del Policlinico San Matteo e della società Diasorin in un’inchiesta sull’accordo tra l’ospedale pavese e la società piemontese per l’effettuazione dei test sierologici sul coronavirus. Su ordine della procura sono state effettuate diverse perquisizioni domiciliari e nei luoghi di lavoro di alcuni degli indagati, per cui gli inquirenti ipotizzano il reato di turbata libertà del procedimento di scelta del contraente e peculato.
Nella nota diffusa dalla procura si legge che «sembrerebbe che sia stata favorita, a discapito di altre potenziali concorrenti, la società piemontese di rilevanza internazionale – Diasorin S.p.a. – operante nel settore delle biotecnologie, trasferendo ad essa tutti i risultati delle attività di ricerca e sperimentazione effettuate dalla Fondazione IRCCS San Matteo di Pavia, nel settore dei test sierologici per la diagnosi di infezione da COVID-19».
Tra gli indagati ci sono il direttore generale e il direttore scientifico della Fondazione Irccs San Matteo di Pavia, il responsabile del laboratorio di Virologia molecolare del medesimo istituto, e l’amministratore delegato della società biotecnologica piemontese Diasorin. La polizia ha sequestrato documenti negli uffici e nei laboratori del Policlinico San Matteo e nella sede della società biotecnologica.
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