Una canzone di Lucio Battisti
Può un batter d'ali di farfalla in Brasile farvi incontrare l'amore della vostra vita?
Attenzione, che dalla settimana prossima prendiamo due piccioni con una fava. Un piccione è che io stacco un po’ dalla newsletter fino alla fine di agosto, mese in cui anche molti di voi leggono meno le mail. Il secondo piccione è che gli iscritti alle Canzoni sono diventati molti di più e per esempio più di tre quarti di voi non c’erano nelle prime settimane (e quelle Canzoni erano molto belle, tra l’altro).
Quindi fino alla fine di agosto la newsletter arriverà regolarmente ogni sera con le canzoni di quelle prime cinque settimane, che ve le meritate tutti. Invece la pubblicazione della newsletter qui sul Post la sospendiamo. Poi da settembre ci rivediamo in diretta.
Chiude la rivista inglese Q, di cui ho due pile di copie degli anni Novanta parcheggiate su uno scaffale in un ripostiglio in redazione al Post.
Henry Rollins dei Black Flag spiega come avere cura dei propri vinili.
C’è una nuova vecchia canzone dei Rolling Stones. Niente male, tra l’altro.
Così, per associazione di vento con la canzone sotto, mi è venuta in mente una delle – non tantissime, diciamo – gran canzoni dei Pooh. Incollo da Playlist.
Quando i nostri figli ascolteranno dove dice “il piatto che gira” si chiederanno che modo bizzarro avessimo di cenare. Bisognerà spiegare loro cosa fosse un giradischi, e cosa facessero una volta i deejay alla radio. Vi starete chiedendo perché i nostri figli dovrebbero ascoltare i Pooh, soprattutto una canzone che dice “e addosso cos’hai, voglio saperti tutta” (brivido, terrore, raccapriccio). Facile: per sentire il pezzo dove dice “e ogni notte così…”.
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