Le notizie di lunedì sul coronavirus in Italia
Sono stati registrati 208 nuovi casi di contagio e 8 morti. Stabili i ricoverati in terapia intensiva e negli altri reparti
Nelle ultime 24 ore in Italia sono stati registrati dal ministero della Salute 208 nuovi casi di contagio da coronavirus, per un totale di 241.819. I morti totali comunicati sono 34.869, 8 in più rispetto a ieri. Le persone attualmente ricoverate per la COVID-19 nei reparti di terapia intensiva sono 72 (ieri erano 74) e quelle in altri reparti sono 946 (ieri erano 945); le persone testate nelle ultime 24 ore sono state 13.771, per un totale di più di 3,4 milioni.
In Lombardia sono stati registrati 112 nuovi casi di contagio, per un totale di più di 94mila casi totali, e i dati lombardi continuano a essere di gran lunga i peggiori in Italia: le altre regioni con il maggior incremento del numero dei casi confermati oggi sono Emilia-Romagna (38), Campania (27), Lazio (19) e Piemonte (6). Ci sono nove regioni senza nemmeno un nuovo caso: Puglia, Friuli Venezia Giulia, Calabria, Valle d’Aosta, Basilicata, Molise, Marche, Umbria e Abruzzo oltre alle province autonome di Trento e Bolzano. Le province in cui l’aumento dei casi di contagio nelle ultime 24 ore è stato più alto sono Cremona (23), Mantova (22), Bergamo (17), Roma (15), Milano (12), Parma (12) e Avellino (10).
Questi, comunque, sono numeri da prendere con estrema cautela: in Italia, così come in moltissimi altri paesi del mondo, il numero dei casi positivi accertati comprende solo le persone che sono risultate positive al tampone, ma non le centinaia di migliaia di persone che hanno contratto il virus e non hanno mai fatto il test, e che quindi non sono mai rientrate nei conteggi ufficiali. Un discorso simile si deve fare per il numero dei morti, e anche il numero dei guariti e dimessi deve essere preso con le molle (qui c’è la spiegazione lunga sui numeri e sulle necessarie prudenze da avere nell’interpretarli).
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Le altre notizie di oggi
Il ministro della Salute Roberto Speranza, arrivando in visita all’azienda farmaceutica Catalent di Anagni, in provincia di Frosinone, ha chiarito che «i tamponi all’arrivo dai paesi extra Schengen sono una misura ulteriore, ma non sostitutiva della quarantena». Per Speranza «è giusto fare tutto il possibile per aumentare i controlli su chi arriva da paesi con circolazione della COVID-19 sostenuta, per questo l’ordinanza che ho firmato il 30 giugno, prevede l’isolamento per 14 giorni e la sorveglianza sanitaria per chi proviene da tutti i Paesi extra Schengen».
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Intanto il presidente del Veneto Luca Zaia ha firmato una nuova ordinanza con misure più restrittive per contrastare la diffusione del coronavirus dopo il caso dei contagi in provincia di Vicenza di soggetti provenienti dai Balcani. Si tratta soprattutto di provvedimenti per chi arriva dall’estero sia per motivi di lavoro che di vacanza. Per i lavoratori che tornano dall’estero saranno obbligatori i tamponi: un primo subito e un secondo a distanza di 5-7 giorni se il primo risulta negativo, entrambi gratuiti. L’ordinanza, valida fino al 31 luglio prevede inoltre per il paziente positivo con sintomi che rifiuti il ricovero partirà una “denuncia d’ufficio”, cioè una segnalazione all’autorità giudiziaria, così come per chi violi l’isolamento fiduciario.
❌❌❌ TUTTI GLI AGGIORNAMENTI IN CONFERENZA STAMPA SULLA SITUAZIONE #CORONAVIRUS IN VENETO.
PRESENTATA LA NUOVA ORDINANZA REGIONALE. ❌❌❌ https://t.co/FHH8VbqB69 pic.twitter.com/RX9Gh7KOlm— Luca Zaia (@zaiapresidente) July 6, 2020
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Oggi a Roma sono stati registrati 12 nuovi casi collegati a rientri dal Bangladesh, per un totale di 39 contagi negli ultimi giorni. In attesa degli esiti dei test, i circa 250 passeggeri che avevano viaggiato nello stesso volo sono stati messi in isolamento. Il presidente della regione Nicola Zingaretti ha firmato un’ordinanza che prevede inoltre che «i passeggeri dei voli speciali provenienti da Dacca (Bangladesh) e autorizzati dall’Enac siano sottoposti, al loro arrivo, al test sierologico e a quello molecolare, affinché venga verificata tempestivamente l’eventuale positività e limitata la circolazione del virus».
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