Almeno 166 persone sono morte in Etiopia nei disordini in seguito all’uccisione del cantante Hachalu Hundessa
La polizia etiope ha fatto sapere che almeno 166 persone – fra cui 155 civili e 11 membri delle forze di sicurezza – sono morte nei disordini in seguito all’uccisione del popolare cantante Hachalu Hundessa, ucciso da colpi di arma da fuoco lunedì 29 giugno nella capitale, Addis Abeba. Hundessa era famoso soprattutto fra gli oromo, il gruppo etnico più numeroso in Etiopia, storicamente escluso dalla gestione del potere. La sua uccisione ha innescato manifestazioni e violenze fra diversi gruppi etnici che sono andate avanti per giorni. Sabato la polizia etiope ha precisato che le violenze si sono concluse e che in tutto sono state arrestate 1.084 persone.