Negli Stati Uniti l’epidemia va sempre peggio
Nelle ultime 24 ore sono stati accertati più di 55mila nuovi casi di coronavirus: è il maggiore incremento giornaliero di infezioni dall'inizio dell'epidemia
Negli Stati Uniti nelle ultime 24 ore sono stati accertati più di 55mila nuovi casi di coronavirus. Si tratta di un nuovo incremento record di infezioni dall’inizio dell’epidemia. I nuovi contagi sono stati registrati soprattutto negli stati del Sud e in quelli dell’Ovest. In otto stati (Alaska, Arkansas, California, Florida, Georgia, Montana, South Carolina e Tennessee) il 2 luglio è stata la giornata con più contagi da quando sono iniziate le rilevazioni. I casi totali salgono a più di 2,7 milioni. I morti nelle ultime 24 ore sono stati 649 e il bilancio complessivo è di 128.677 decessi.
I nuovi casi sono aumentati in 40 dei 50 stati americani, ma 25mila dei 55mila nuovi casi di contagio sono concentrati in quattro stati: Arizona, California, Florida e Texas. In Florida si è passati dai 667 nuovi casi del primo giugno, ai 6.500 del primo luglio e ai 10.100 del 2 luglio: un aumento che rappresenta, anche in questo caso, un record per lo stato, che ha 21 milioni di abitanti. In California dai 2.500 nuovi positivi di mercoledì si è passati agli 8.200 di giovedì. Per fare un paragone, in Italia il giorno con più contagi registrati fu il 21 marzo con 6557.
Florida reported more than 10,000 new coronavirus cases, the biggest one-day spike in the state since the pandemic began https://t.co/QJ5XggeHt2 pic.twitter.com/LuCfxFLwzx
— Reuters (@Reuters) July 2, 2020
L’amministrazione Trump continua a sostenere che l’alto numero di casi sia dovuto al gran numero di test effettuati, ma il consigliere per l’epidemia della Casa Bianca, il virologo Anthony Fauci, ha definito l’incremento di casi dell’ultima settimana “inquietante” e ha invitato gli americani a rispettare le regole del distanziamento fisico e a utilizzare le mascherine. Lo stesso Fauci ha detto che il virus potrebbe essere mutato e che ciò lo renderebbe più infettivo. Il virologo ha detto inoltre che sono in corso ricerche per confermare la possibile mutazione e le sue implicazioni.
A preoccupare è soprattutto la percentuale di positivi al test che nelle ultime due settimane è raddoppiata in Georgia, Kansas, Montana, Michigan, Missouri, Tennessee, Mississippi, South Carolina e Ohio, triplicata in Nevada e quintuplicata in Idaho. In Texas, dove si è registrato un incremento di casi dai 2.400 al giorno di due settimane fa ai quasi 8.000 mercoledì, il tasso di positività è aumentato dall’8 al 14,5 per cento , mentre, nello stesso periodo, in Arizona è passato dal 5,7 al 10,3 per cento . Inoltre in Texas in numero di ricoverati contagiati dal coronavirus è quadruplicato da fine maggio, quando sono iniziate le riaperture delle aziende.
Il 2 luglio il governatore Repubblicano del Texas Greg Abbott ha firmato un ordine esecutivo che rende obbligatorio l’uso della mascherina, nei luoghi pubblici, in tutte le Contee dello stato in cui sono stati confermati più di 20 casi di coronavirus. Il Texas ha una popolazione di circa 29 milioni di persone e sono stati confermati fin qui 175.344 casi, con un aumento rapidissimo dei nuovi casi e dei livelli di occupazione degli ospedali nelle ultime settimane Abbott ha riconosciuto l’utilità delle mascherine per limitare il contagio e con il suo ordine esecutivo di oggi ha anche dato a sindaci e giudici la possibilità di imporre limitazioni sugli assembramenti di più di 10 persone. Il governatore della California Gavin Newsom ha invece invitato i suoi concittadini a stare in casa e ad evitare assembramenti durante i festeggiamenti nel weekend del 4 luglio, festa dell’Indipendenza. Newsom ha inoltre insistito sull’utilizzo delle mascherine e ha lanciato una campagna di sensibilizzazione.
Intanto il vicepresidente Mike Pence ha dovuto annullare un suo viaggio in Arizona dopo che alcuni agenti del Secret Service, l’agenzia governativa americana che si occupa della sicurezza del presidente e del vice, sono risultati positivi, secondo quanto riferito dal Washington Post. Sempre in Arizona, visto il rapido aumento di casi, il governatore Doug Ducey ha ordinato la chiusura per una settimana di bar, palestre e cinema.
Intanto la Corte Suprema statunitense con una sentenza del 2 luglio ha vietato l’utilizzo di procedure che semplificano il voto per corrispondenza in tre contee dell’Alabama in vita delle primarie dei Repubblicani per il seggio al Senato controllato attualmente dal Democratico Doug Jones. Le regole per il voto per corrispondenza prevedevano, tra le altre cose, la presentazione della copia di un documento di identità. Un tribunale locale aveva sospeso il divieto, ma lo stato dell’Alabama – guidato dai Repubblicani – aveva contestato la sentenza, sostenendo che fosse scorretto cambiare le regole sul voto per corrispondenza a poca distanza dal voto, che si terrà il 14 luglio. La Corte Suprema ha dato ragione all’Alabama votando 5-4: i cinque giudici conservatori hanno votato compatti a favore dell’Alabama.
Secondo il database del New York Times, sono solo una dozzina gli stati, soprattutto nel Nord-Est degli Stati Uniti, in cui i contagi sono stabili o in diminuzione. La città di New York ha raggiunto il suo picco ad aprile (con un incremento giornaliero di 9.877 casi). Negli ultimi due mesi la curva si è però appiattita e la media giornaliera è di circa 600 casi al giorno. Anche in altri stati del Nord-Est, come New Jersey, Connecticut, Massachusetts e Rhode Island, che nella prima fase del contagio erano stati fra quelli con la più rapida diffusione dell’epidemia, la situazione si è stabilizzata sui livelli di New York o più bassi.
A New York, secondo il sindaco Bill de Blasio, in base a un sondaggio su 450mila famiglie, la maggioranza vorrebbe rimandare i propri figli a scuola a settembre. De Blasio ha spiegato che la sua amministrazione è al lavoro per realizzare un piano per utilizzare al meglio gli spazi scolastici viste le misure di distanziamento fisico che dovranno essere rispettate. Intanto, sempre a New York, 22 strade, alcune già chiuse al traffico, verranno dedicate alla ristorazione all’aperto il venerdì sera e nei fine settimana, anche in questo caso per agevolare le misure di distanziamento.
We already have more Open Streets than any city in the nation and now we're making them even better! 22 Open Streets will now offer outdoor dining on Friday nights and weekends. This is how we can support local restaurants while staying safe. pic.twitter.com/k7Oeze0e5A
— City of New York (@nycgov) July 2, 2020