Il nuovo presidente della Polonia verrà eletto al ballottaggio
Il nuovo presidente della Polonia verrà eletto al ballottaggio, fissato per il 12 luglio. Il candidato favorito delle elezioni presidenziali era il presidente uscente Andrzej Duda, indipendente ma legato a Diritto e Giustizia (PiS), il partito di destra radicale al governo dal 2015: Duda non è riuscito a ottenere la maggioranza dei voti al primo turno, fermandosi al 44 per cento con il 99 per cento dello schede scrutinate. Al ballottaggio andrà anche Rafał Trzaskowski, esponente di Piattaforma Civica, partito liberale di centrodestra che è stato al governo dal 2007 al 2014, che ha invece ottenuto poco più del 30 per cento dei voti.
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Il contesto delle elezioni
Negli ultimi anni la Polonia è diventato un paese a guida semi-autoritaria, e queste elezioni erano ritenute da alcuni osservatori come una prima possibilità di cambiamento: in Polonia il presidente della Repubblica ha pochi poteri, ma può bloccare le leggi che ritiene antidemocratiche (cosa che Duda non ha fatto praticamente mai, durante il suo primo mandato).
L’ultimo governo ha attaccato due pilastri dello stato di diritto: l’indipendenza del sistema giudiziario e la libertà di espressione, aumentando l’influenza governativa sui mezzi d’informazione pubblici, sottoponendo la Corte Suprema a un controllo politico e minacciando i diritti della comunità LGBTQ+. Per queste ragioni le elezioni polacche sono guardate con particolare attenzione anche dagli altri paesi europei: una nuova vittoria di Duda significherebbe continuità col governo degli ultimi anni.