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  • Sabato 27 giugno 2020

Un po’ di dati sulle morti in eccesso in Europa

Mostrano bene come il coronavirus abbia colpito soprattutto a livello regionale, e non nazionale

di Clara Guibourg – Newsworthy

Le frontiere si stanno aprendo in tutta Europa, e un po’ ovunque le restrizioni ai movimenti decise a causa del coronavirus vengono ritirate. Allo stesso tempo, stiamo ricavando un quadro sempre più dettagliato delle morti causate finora dalla pandemia.

I dati che abbiamo raccolto da più di venti paesi europei indicano che dalla metà di marzo sono morte circa 200mila persone in più rispetto a quanto ci si sarebbe aspettato. Ma la nostra analisi dimostra che l’aumento delle morti è stato assai poco omogeneo dal punto di vista geografico.

Negli ultimi mesi abbiamo notato molti paragoni fra i dati di un paese e di un altro. Eppure, confrontare due paesi può diventare fuorviante: la diffusione del contagio è avvenuta su base regionale, più che nazionale.

Per inquadrare meglio la diffusione del coronavirus abbiamo preso in considerazione i dati sulle morti in eccesso [uno degli indicatori più affidabili per capire la portata della diffusione del virus, ndr] in 500 micro-regioni europee.

qui trovate i dati sulle singole regioni, qui l’intero archivio di dati

(In viola scuro le micro-regioni che hanno registrato più del 25 per cento di morti in eccesso rispetto al solito; in viola chiaro dove l’aumento è stato superiore al 5 per cento)

Le 50 micro-regioni più colpite hanno fatto registrare insieme poco meno della metà delle morti in eccesso. Quando prendiamo in considerazione questo dato, spiccano diverse micro-regioni italiane. La provincia di Bergamo è stata una delle prime ad essere colpite in Europa, e alla fine di aprile erano state registrate il 347 per cento di morti in più del solito, il dato più alto fra quelli analizzati.

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(le due micro-regioni che hanno registrato più morti in eccesso in assoluto sono state le province di Bergamo e Cremona)

Ma il coronavirus si è concentrato soprattutto nel Nord Italia: molte micro-regioni del sud hanno avuto un numero di morti in linea con i dati pre-coronavirus (come Palermo. Napoli, Cosenza e Frosinone). Gli ultimi dati risalgono al 26 aprile.

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È successa una cosa del genere anche in Svezia, un altro paese gravemente colpito dal coronavirus. La maggior parte delle morti in eccesso registrate nel paese è avvenuta nella micro-regione di Stoccolma, dove un periodo di festività al momento sbagliato ha fatto sì che molti siano tornati dalle Alpi trasportando il coronavirus.

Nella micro-regione di Stoccolma sono morte il 71 per cento in più di persone rispetto alla media degli anni scorsi, il 31esimo dato più alto fra le 500 regioni analizzate, e simile a quelli registrati in Catalogna o a Bruxelles. Eppure, nella stragrande maggioranza della Svezia il numero di morti è rimasto praticamente in linea con le attese.

Una notevole eccezione è rappresentata dal Regno Unito: qui il coronavirus si è diffuso in maniera talmente uniforme che tutte le micro-regioni tranne una hanno registrato un aumento significativo delle morti in eccesso. Gli ultimi dati raccolti risalgono al 7 giugno.

(le morti in eccesso registrate nelle varie micro-regioni del Regno Unito)

In tutto, 136 micro-regioni su 500 – il 27 per cento, una su quattro – hanno registrato un significativo dato di morti in eccesso, cioè almeno il 25 per cento di morti in più rispetto al solito. Altre 158 micro-regioni hanno registrato un aumento contenuto delle morti.

Va detto che poco meno della metà delle micro-regioni analizzate, quindi circa 250, hanno registrato un dato sulle morti in linea oppure addirittura più basso rispetto al solito, nonostante la pandemia.

In Slovacchia, Lituania e Bulgaria, tutte o quasi tutte le micro-regioni hanno avuto dati in linea con le attese. E persino in Italia, Francia e Svezia ci sono micro-regioni che non hanno registrato alcun aumento sospetto.

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Questo articolo è stato originariamente pubblicato da Newsworthy.se nell’ambito del European Data Journalism Network ed è rilasciato con licenza Creative Commons CC BY 4.0.