I sospettati per la morte di Ahmaud Arbery sono stati accusati di omicidio
Gregory McMichael, suo figlio Travis e il loro vicino di casa William Bryan sono stati formalmente accusati dell’omicidio di Ahmaud Arbery, l’afroamericano ucciso lo scorso 23 febbraio dopo essere stato inseguito mentre faceva jogging vicino a Brunswick, in Georgia, negli Stati Uniti. Gli uomini erano stati arrestati il mese scorso dopo che era stato diffuso online un video che contraddiceva la loro versione di aver agito per legittima difesa, che era stata anche quella del primo procuratore che si era occupato del caso.
I tre ora rischiano l’ergastolo per omicidio e aggressione aggravata senza possibilità di libertà vigilata. Ahmaud Arbery era stato ucciso mentre correva lungo una strada a due corsie, passando vicino a un pick-up bianco, e un testimone anonimo dall’interno di una macchina aveva ripreso la scena.
Accanto alla portiera del conducente del pick up, aperta, c’era un uomo armato, mentre un altro uomo armato si trovava nel cassone. Nel video si sente poi uno sparo, Arbery che corre intorno al veicolo, scompare brevemente, poi si sente un altro sparo e si vede Arbery che lotta con l’uomo fuori dall’auto (identificato poi come Gregory McMichael) per togliergli dalle mani il fucile. Si sentono altri colpi, si vede Arbery fare qualche passo per allontanarsi e infine lo si vede cadere a terra. Prima che la polizia arrivasse, Arbery era già morto. I dettagli dell’omicidio, e il fatto che nessuno fosse stato arrestato nei mesi successivi, avevano causato proteste in diverse città degli Stati Uniti.