Il tennista Novak Djokovic è risultato positivo al coronavirus
Il tennista serbo Novak Djokovic è risultato positivo al coronavirus. Lo ha annunciato lui stesso con un comunicato sul suo sito, dicendo che anche sua moglie Jelena è risultata positiva. La notizia della positività di Djokovic, che ha 33 anni ed è il numero 1 al mondo nella classifica dei tennisti ATP, arriva dopo quella dei tennisti Grigor Dimitrov e Borna Coric, entrambi risultati positivi dopo aver partecipato a un torneo benefico organizzato proprio da Djokovic, che si è svolto la settimana scorsa tra Serbia, Croazia, Montenegro e Bosnia-Erzegovina.
Dopo che domenica Dimitrov aveva annunciato la sua positività era stata cancellata la finale del torneo, in programma domenica tra Djokovic e il russo Andrej Rublev. In seguito 22 persone che avevano partecipato al torneo o che erano state a contatto con i giocatori erano state sottoposte al tampone, e lunedì mattina Coric, il preparatore atletico di Djokovic e l’allenatore di Dimitrov erano risultati positivi al coronavirus.
La decisione da parte di Djokovic di organizzare il torneo, con la presenza di pubblico e scarsi controlli delle misure di sicurezza, era stata molto criticata da alcuni giocatori che avevano deciso di non partecipare, tra cui l’australiano Nick Kyrgios.
Nel suo comunicato Djokovic dice che «tutto ciò che abbiamo fatto nell’ultimo mese, lo abbiamo fatto con cuore puro e intenzioni sincere. Il nostro torneo intendeva unire e condividere un messaggio di solidarietà e compassione in tutta la regione. […] Tutto è nato con un’idea filantropica, per raccogliere fondi da dare alle persone bisognose e mi ha riempito il cuore vedere come tutti hanno risposto con forza. Abbiamo organizzato il torneo nel momento in cui il virus aveva iniziato a indebolirsi, credendo che ci fossero le condizioni per svolgerlo. Sfortunatamente, questo virus è ancora presente ed è una nuova realtà che stiamo ancora imparando ad affrontare e con cui convivere. […] Sono estremamente dispiaciuto per ogni singolo caso di infezione. Spero che ciò non complichi la situazione di salute di nessuno e che tutti stiano bene».
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