L’Arabia Saudita ha deciso di vietare a chi risiede all’estero di partecipare al pellegrinaggio rituale alla Mecca
L’Arabia Saudita ha detto che a causa del coronavirus per quest’anno impedirà agli stranieri di dirigersi verso il paese per lo Hajj, il consueto enorme pellegrinaggio annuale verso la Mecca, a causa della pandemia da coronavirus. Il pellegrinaggio, infatti, sarà concesso solo ad alcune persone già residenti in Arabia Saudita: non è però esattamente chiaro, come ha fatto notare Associated Press, di quante persone si parli. Le autorità del paese hanno spiegato che è l’unico modo possibile per rispettare le norme di distanziamento fisico.
Lo Hajj (la cui radice in arabo significa “dirigersi verso”) è il quinto pilastro dell’Islam e deve essere compiuto almeno una volta nella vita da ogni musulmano a patto che le sue condizioni di salute e i suoi mezzi economici glielo consentano. Si svolge tra l’ottavo e il tredicesimo giorno di Dhu l-Hijja, l’ultimo mese del calendario islamico, che nel 2020 vanno dal 28 luglio al 2 agosto. La destinazione finale del pellegrinaggio è la Grande Moschea della Mecca, dove si trova la Ka’bah, un edificio cubico nero situato al centro del grande cortile della moschea. Ogni anno partecipano allo Hajj più di 2 milioni di persone provenienti da tutto il mondo.
In Arabia Saudita finora sono stati individuati più di 160mila casi di contagio e più di milletrecento persone sono morte. Si stima che i pellegrini stranieri intenzionati ad andare quest’anno nel paese per lo Hajj sarebbero stato almeno due milioni.